Daniela Peracchi – Airbag
Mostra personale
Comunicato stampa
Non ci rendiamo conto che ogni giorno che viviamo cerchiamo qualcosa che manca, non ci fermiamo mai, infatti il tempo è immobile anche se passa veloce e non riusciamo più a dargli la giusta qualità ma solo la quantità persa. Così come ad un Albero non diamo più la giusta qualità ( generatore di ossigeno ) ma notiamo la quantità data dall’ impatto visivo che cambia tra le foreste e le città. Conservare un albero e imporvi di vivere in uno spazio dove non vi è aria, crea un forte dialogo nel tempo. Da una parte abbiamo l’uomo che con il sottovuoto allunga il tempo di conservazione evitando la decomposizione causata dall’ossigeno, dall’altra parte l’albero, che a causa dell’assenza stessa d’ aria, accelera la sua degradazione e quella stessa dell’uomo.
L’uomo finirà per essere quell’albero privo di aria, perché ci costruiamo il sacchetto ogni giorno che passa. Siamo troppo attaccati alla materialità delle cose non badiamo più alla spiritualità. Dovremmo essere corpi che galleggiano nell’aria e invece ci soffocchiamo nella modernità di quel sacchetto sociale masochista che ci circonda e non ci permette di vivere.
“ AIR BAG “ è una sacca d’aria priva d’ aria.
La mostra partecipa ad Artdate (16-17-18-19 maggio 2014), le giornate dedicate all’arte contemporanea a Bergamo organizzate da The Blank. Per maggiori informazioni