Daniela Turetta – Ultima Luce
Le opere di Daniela Turetta rivelano uno sguardo particolare sul reale che si insinua sottilmente dietro la storia e la tradizione, stabilendo un rapporto profondo con il paesaggio.
Comunicato stampa
La Galleria “Arianna Sartori - Arte & object design” di Mantova, nella sede di via Ippolito Nievo 10, dal 20 ottobre al 2 novembre 2012, presenta la mostra personale dell’artista padovana Daniela Turetta, dal titolo “Ultima luce”.
La mostra, patrocinata dal Comune di Mantova, si inaugurerà Sabato 20 ottobre alle ore 18.00, con presentazione di Sergio Garbato, alla presenza dell’artista.
“Le opere di Daniela Turetta rivelano uno sguardo particolare sul reale che si insinua sottilmente dietro la storia e la tradizione, stabilendo un rapporto profondo con il paesaggio. Un paesaggio che si appiattisce, fino a ridursi a linea frastagliata controluce, sotto un alto cielo percorso da nuvole inquiete, che inseguono il trascolorare della luce, l’ultima luce, prima che le tenebre si portino via tutto”.
Sergio Garbato
Daniela Turetta, padovana di nascita, è cresciuta nel cuore nei Colli Euganei, tra luci e silenzi di una natura per certi versi ancora incontaminata.
Sono questi i luoghi che influiscono da sempre sul suo percorso artistico: infatti, il paesaggio nel suo filtrato realismo e in seguito soprattutto il cielo animato dalle nuvole diventeranno il tema dominante ed il motivo per una riflessione sul rapporto uomo-natura.
Dipinge dal 1977. Da questa data è presente in varie mostre personali, collettive e fiere d’arte, in Italia e all’estero.
Le sue opere si trovano in collezioni private in Italia, Austria, Germania, Svizzera, Francia, Stati Uniti, Canada; ed in permanenza nella Galleria “San Maurizio” di Venezia e nella Galleria Cube di Londra.
Attualmente vive e lavora a Lozzo Atestino (Padova).
Hanno scritto di lei: Alessandro Bevilacqua, Gianpaolo Borghi, Rossella Delaidini, Giovanna Galli, Sergio Garbato, Giulio Gasparotti, Umberto Marinello, Angioletta Masiero, Gian Paolo Prandstraller, Paolo Rizzi, Giorgio Segato, Camillo Semenzato, Maria Luisa Trevisan, Elena Vascon.