Daniele D’ Antonio / Spazio Temporaneo # due

Informazioni Evento

Luogo
MAU - MUSEO D'ARTE URBANA
via Rocciamelone 7 c , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
16/07/2016

ore 18.30-22

Artisti
Daniele D' Antonio, Eugenio Sinatra, Giuseppe Sinatra, Angela Ruffino
Curatori
Edoardo Di Mauro
Generi
arte contemporanea, serata - evento, personale, collettiva

Inaugurazione personale Daniele D’ Antonio “Torino 2222”, a cura di Edoardo Di Mauro, e di Spazio Temporaneo # due, con opere di Eugenio Sinatra, Giuseppe Sinatra ed Angela Ruffino.

Comunicato stampa

Sabato 16 luglio 2016 ricca giornata di eventi organizzata dal Museo d'Arte Urbana :

Ore 15.30 : ritrovo sagrato Chiesa di San Alfonso, corso Tassoni ang. via Cibrario, visita guidata gratuita alle opere del MAU ed al Borgo Campidoglio, con l'artista Carlo Giuliano ed il Direttore Artistico Edoardo Di Mauro, in collaborazione con Abbonamento Musei Torino Piemonte.

Ore 17.00 : ingresso da torretta grigia Piazza Risorgimento lato via Rosta visita al Rifugio Antiaereo con guida, in collaborazione con il Museo Diffuso della Resistenza. Costo euro 4,00. Prenotazioni numero verde 800 329 329

Dalle 18.30 alle 22.00 : sede espositiva MAU via Rocciamelone 7 c inaugurazione personale Daniele D' Antonio "Torino 2222", a cura di Edoardo Di Mauro, e di Spazio Temporaneo # due, con opere di Eugenio Sinatra, Giuseppe Sinatra ed Angela Ruffino, rinfresco

TORINO 2222

Ci chiedemmo chi o che cosa avesse potuto provocare tutto questo.
Questi luoghi, i nostri luoghi, non potevano dirsi più tali,
se non per la memoria di ciò che avevamo lasciato, molti anni prima.
E il silenzio intorno, come una invisibile massa solida, ci schiacciava impotenti.
Era il definitivo j’accuse nei confronti degli ultimi che ci avevano preceduto.

Torino, in un ipotetico futuro, sufficientemente lontano da noi, ma non così tanto da perderne il contatto.
E il racconto di un reincontro con una città, quella dell’autore, a lui ben nota, che però si mostra in una veste sconosciuta.
Gli elementi rappresentati sono quelli ben noti della città: monumenti, edifici, opere architettoniche e d’arte.
Quel che è cambiato è il contesto circostante, sicuramente non più quello urbano originario.
Si introduce, in più, un fatto nuovo che suscita le domande dell’incipit: gli elementi architettonici, monumentali, artistici, originariamente caratterizzanti la città, si mostrano clonati e talora deformati.
Cosa è successo perchè avvenisse questa trasformazione?
Una guerra? Eppure non ci sono macerie e rovine.
Una pandemia? Non si vedono tracce umane.
Qual'è stato il fattore generante questo stravolgimento di una realtà totalmente differente nel passato a noi noto?
E’ il punto di domanda che l’autore lancia al mondo esterno.
Siamo sicuri di avere il controllo di tutti i fattori ambientali od umani che possono modificare nel bene e nel male il mondo e le città in cui viviamo?
Non stiamo probabilmente gettando le basi perchè qualcosa a noi oggi totalmente sconosciuto, e forse terribile, potrebbe un giorno prenderci la mano e diventare totalmente incontrollabile?
Il silenzio delle immagini, o visioni come le chiama l’autore, proposte in questo lavoro parla da sè: ci impone un momento di riflessione, su ciò che siamo e ciò che potremmo, o probabilmente potremo, diventare.

Patrocinio : Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT

Info : 335 6398351 [email protected] www.museoarteurbana.it

Ringraziamo quanti sono intervenuti alla serata del 1 luglio e ricordiamo che la campagna di abbonamento a sostegno del MAU continua nei prossimi mesi
La nostra Opensourcecard può essere richiesta a [email protected] o al 335 6398351 e pagata di persona o tramite bonifico all'IBAN che forniremo. In questo caso la carta sarà spedita a domicilio
Sotto le motivazioni e le informazioni

Cari amici

Il Museo d'Arte Urbana dal 2011 ad oggi, pur con una diminuzione del 30% circa dei già magri contributi, dato l'azzeramento totale del sostegno economico comunale e circoscrizionale, è riuscito a mantenere ed implementare la sua attività, offrendo una totale gratuità dei servizi .

Essendo una occasione irripetibile, abbiamo nel dicembre 2013 affittato i locali di via Rocciamelone 7 c, che molti di voi conoscono, portando avanti, prima con la Pow Gallery, poi con l'Associazione HulaHoop, ora da soli, una intensa attività di mostre ed eventi

Quanto chiediamo è un sostegno al mantenimento della sede tramite un contributo di 20 euro

Oltre a continuare a produrre opere murali e mostre, ad organizzare eventi e visite guidate gratuite, in cambio del vostro sostegno vi verrà data la tessera Opensource Card di Officine Brand, nostro partner, con la quale potrete accedere a sconti e servizi

la pagina che spiega il concept della OpenSourceCard è: http://officinebrand.it/opensourcecard/

Mentre le convenzioni le trovate sia sulla HP (Lato Destro) http://officinebrand.it/

Oppure le puoi trovare su: http://officinebrand.it/?post_type=convenzioni

Daniele D'Antonio

Figlio di una vocazione tardiva, sebbene da sempre presente, e trascorsa la propria vita precedente in un mondo che ripudiava la bellezza come valore, decide che il mondo stesso, se non migliore attraverso la rivoluzione mancata, poteva essere reso perlomeno più interessante e gradevole attraverso l'arte.
Riprende in mano la macchina fotografica, non più semplice strumento di registrazione visiva di cose e situazioni, e lo rende medium di pensiero e di interpretazione della realtà.

E' affascinato dalla potenzialità dello strumento che è in grado di produrre la materia prima per la reinterpretazione di cose, situazioni, contesti quotidiani, che una volta estrapolati dal loro contesto originario diventano gli attori della commedia, o tragedia, umana dove il reale non è più così certo, sfumando nel realistico, nel surreale o nel metafisico.

E' questa, la ricerca dello stato limite, dei punti di singolarità della funzione principale - la vita - l'eredità unica che conserva dalla sua vita precedente e dal suo background culturale scientifico.
E' questo l'obiettivo del suo lavoro: instillare nell'osservatore il dubbio che ciò che vede non necessariamente si fermi al primo e più evidente livello proprio di percezione e comunicazione dell'autore, ma che esista, o esistano, più livelli interpretativi e di comunicazione del pensiero, che questo stesso possa essere oggetto di approfondimento.
Spostare il focus dall'oggetto rappresentato al significato, reale, possibile o ipotetico, dell'oggetto rappresentato apre un campo infinito di possibilità espressive e di declinazioni dei temi trattati, dalla tragedia, alla commedia, alla farsa.
Ed è questo, in definitiva, il messaggio dell'autore a monte di tutti gli altri messaggi che di volta in volta affrontano i suoi lavori: sta nella natura stessa dell'arte, affabulatrice e menzognera, la capacità di sedurre ed emozionare, di aprire canali percettivi normalmente non attivi, per relazionarsi, in questo caso visivamente, se non col mondo, con una ipotesi dello stesso.

E forse questo è il significato ultimo della bellezza.

Daniele D'Antonio vive e lavora a Torino.

Nella sua attività legata alla fotografia propone, oltre ai classici servizi fotografici, la realizzazione di immagini appositamente realizzate attraverso le forme dell'espressione artistica, per la realizzazione di campagne pubblicitarie, cataloghi, e per il complemento d'arredo personalizzato e su misura, con stampa su moltissimi materiali e anche in grande o grandissimo formato.

Mobile: +39 348 4500461
e-mail: [email protected]