Daniele Franzella – An Inventory Of
Mostra personale di Daniele Franzella (Palermo, 1978), curata da Luca Reffo.
Comunicato stampa
RizzutoGallery è lieta di presentare An Inventory Of - mostra personale di Daniele Franzella (Palermo, 1978), curata da Luca Reffo - che sarà inaugurata giovedì 31 ottobre 2019 alle ore 18.00.
Per questa sua prima personale in galleria l’artista palermitano presenterà un ciclo di opere frutto del lavoro dell’ultimo anno in cui mette insieme in modo non lineare e discontinuo elementi che figurano il bisogno di trovare una correlazione tra gli avvenimenti e i loro segni.
Una concatenazione di fatti a volte immediati, altre volte complessi, in cui scorrono storie, controstorie, parole e luoghi dove si affastellano gli oggetti amati e collezionati.
Con una tensione quasi chirurgica ma anche con uno sguardo indulgente, questa mostra presenta un vero e proprio “inventario” di oggetti, arredi, suppellettili, tappezzerie, collezioni, manie, attraverso cui l’artista sviscera il concetto di memoria in una sorta di “racconto a nastro”, in un rimbalzo continuo tra l’esterno e l’interno, il privato ed il pubblico, la meraviglia e il terrore, l’amore e il disprezzo.
Daniele Franzella si confronta con temi quali la memoria e le identità individuali e collettive attraverso i simboli che le definiscono. Lavora sulla semantica e sul concetto di persistenza di un’immagine quando diventa codice, elemento evocativo univoco destinato a perdurare nel tempo, e tuttavia potenzialmente modificabile e ri-semantizzabile.
Franzella, attingendo al vasto serbatoio della storia, agisce sulle immagini, su icone spesso salde e radicate nell’immaginario comune e, modificandole in parte, ne muta il senso, innescando una riflessione sul concetto di memoria rappresentata da simboli e immagini quali linguaggi manipolabili. In questo modo, il vero e il falso si pongono sullo stesso piano in una relazione non univoca tra la realtà e le sue rappresentazioni.
Lontano dalla volontà di celebrare il passato, Franzella cerca, al contrario, di superare il concetto di tempo, e le sue opere agiscono come frammenti che fungono da schemi per osservare il nostro presente da una prospettiva atemporale, capaci di generare un cortocircuito tra presente e passato.
Decisiva in tal senso è la scelta dei materiali e delle tecniche; attraverso l’uso di lattici, terrecotte, resine, stampe su cemento, affreschi digitali, lo scultore mette in atto un gioco di paradossi e rovesciamenti, scava all'interno del valore della materia. Lasciando cadere ogni ordine fisico o simbolico dato a priori, fa diventare il materiale segno esso stesso, cooperante e co-originario all’idea e al concetto di ciascuna opera.
Muovendosi in un territorio di confronto tra la persistenza e l’evanescenza della memoria, il lavoro di Franzella mira in tal modo a decodificarne i simboli, creando nuovi codici.