Daniele Spanò – Atto Primo
“Atto Primo”, installazione che Daniele Spanò realizza per la Basilica di Santa Maria in Montesanto, Chiesa degli Artisti, si articola su tre differenti livelli spaziali e percettivi, la cui relazione dà vita all’opera stessa: l’architettura che la accoglie, i dispositivi che la veicolano ( l’immagine, il suono, il movimento), la tematica sulla quale riflette ( il tempo liturgico della Pentecoste).
Comunicato stampa
Una porta verso l’Infinito
L’uomo e l’Assoluto nell’arte
2013
IL TUTTO NEL FRAMMENTO
ATTO PRIMO
Installazione Multimediale di Daniele Spano'
Dal 20 maggio al 24 maggio 2013,
Inaugurazione: Domenica 19 maggio, Santa Maria in Montesanto
ore 19,30
“Atto Primo”, installazione che Daniele Spanò realizza per la Basilica di Santa Maria in Montesanto, Chiesa degli Artisti, si articola su tre differenti livelli spaziali e percettivi, la cui relazione dà vita all'opera stessa: l'architettura che la accoglie, i dispositivi che la veicolano ( l'immagine, il suono, il movimento), la tematica sulla quale riflette ( il tempo liturgico della Pentecoste).
Il progetto sottolinea inoltre la relazione tra l'opera e lo spettatore, diventando esperienza estetica e sinestetica, in grado cioè di stimolare una riflessione trasversale ed un' intensa partecipazione emotiva.
Entrando nel buio della magnificente architettura della Basilica, si riconoscono, ai lati dell'Abside, i tratti del volto di un uomo e di una donna, proiettati in grande dimensione su due distinti teli di tessuto che pendono dalle balconate. Le immagini sembrano uniformarsi allo spazio, emergendo da una trama sottile e rimanendo evanescenti. Alla mimica del soffiare coincide il suono di uno strumento a fiato, che fa muovere i teli, come fosse un alito di vento.
L' azione delle due figure si svolge in modo continuato ed ininterrotto, ma asincronico, come a voler sottolineare la complessità di una sinfonia.
“Atto Primo” riflette, svelando la molteplicità di una condizione universale.
Lo spirito, così come la bellezza, non parla a tutti nello stesso modo, differente è l'approccio di ognuno di noi alla fede così come differente è la percezione di un infinito. L'accesso ad un proprio spazio interiore segue molteplici percorsi.
Il linguaggio dell'arte resta universale così come la ricerca di un “oltre”, in un percorso che si muove verso una Spiritualità e che coglie l'unità della bellezza.
La solennità della Pentecoste celebra la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli, cinquanta giorni dopo la Pasqua, penetrando nei loro cuori e nei loro pensieri, rinvigorendo la loro anima .
Nel dialogo notturno Gesù parlando a Nicodemo dice [ (...)«Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito»(...)]. [ Gv 3,8 ]
Lo Spirito è come il vento, soffia ovunque e supera confini culturali e religiosi
Spirito, “Pneuma” in greco antico significa anche alito, inteso come intima essenza, forza vitale.
Seguendo questa traccia Daniele Spanò utilizza i nuovi media in modo emozionale, creando un'opera che conserva uno spirito antico, che deborda, come tanta pittura, oltre la cornice e lo spazio fisico, fino a diventare esperienza in cui immedesimarsi, capace di instaurare un flusso di relazioni che ne costituiscono la natura, il fine e lo sconfinamento.
Silvia Marsano