Daniele Spanò – Pneuma
Pneuma è un’installazione multimediale ad opera di Daniele Spanò, realizzata nella stupenda cornice dell’ex Chiesa SS Giovanni e Paolo nel cuore della Spoleto medievale.
Comunicato stampa
PNEUMA
La forma dell'invisibile
installazione multimediale di Daniele Spanò
a cura di Isabella Indolfi
OPENING venerdì 10 Luglio 2015 _ ore 18:30
Ex Chiesa SS Giovanni e Paolo _ Via Filittéria _ Spoleto
evento inserito nel FESTIVAL DEI DUE MONDI 2015
tra le mostre di Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto
Pneuma è un’installazione multimediale ad opera di Daniele Spanò, realizzata nella stupenda cornice dell’ex Chiesa SS Giovanni e Paolo nel cuore della Spoleto medievale.
Pneuma è un dialogo tra suono e vento dove, senza soluzione di continuità, l’una genera l’altro e viceversa.
In greco antico Pneuma voleva dire anima, principio originario vitale, impalpabile e invisibile, dunque immateriale ma anche materiale, come dimostra il gonfiarsi di una tenda al soffio del vento.
È il respiro del luogo e della storia che in esso scorre; è il sacro che prende forma plastica sotto le pieghe voluttuose dei tendaggi; il confronto tra l’incertezza e l’imprevedibilità, con il bisogno, tutto umano, del controllo e della prevedibilità.
Qui nell’ex chiesa SS Giovanni e Paolo, che custodisce importanti affreschi dal XII al XVI secolo, l’intervento artistico contemporaneo attiva nuove visioni e genera un’opera che conserva uno spirito antico, che deborda, come tanta pittura, oltre la cornice e lo spazio fisico (Silvia Marsano), fino a diventare scultura viva.
Strumenti a fiato e drappi danno corpo all’invisibile; l’attenta calibrazione tra l’onda sonora e il soffio del vento - messa in atto grazie a un programma multimediale appositamente sviluppato - permette l’orchestrazione delle musiche originali di Pino Pecorelli.
Pneuma è lo sviluppo di un percorso progettuale che inizia con Atto primo nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo a Roma, dove suono e movimento erano accompagnate dalla dimensione del video. A Spoleto, un ulteriore processo di sintesi per andare oltre la fisicità dell’immagine e creare non tanto un oggetto, quanto un ambiente, così vicino a quello naturale, da catapultarci nella ex chiesa come in una barca pronta a partire.
Si ringrazia Fondazione Romaeuropa, Seminaria Sogninterra, Gianluca Marziani, Marianna Fazzi, Silvia Marsano, Claudia Quintieri