Danilo Fiorucci – Lo Spazio Assente. Vacuum
“Vacuum” è parte del progetto “Lo spazio assente”: è, infatti, una delle possibilità di sviluppo nella riflessione sullo spazio e sul vuoto, è la matrice stessa del vuoto.
Comunicato stampa
Domenica 17 Gennaio 2016, alle ore 11.00, il Progetto STORIECONTEMPORANEE, a cura di Anna Cochetti, nello spazio Studio Ricerca e Documentazione di Via Poerio 16/B ospita l’intervento site specific di Danilo Fiorucci, che sotto il titolo complessivo di “Lo Spazio Assente – Vacuum” lega in un unitario filo narrativo alcuni lavori della più recente ricerca dell’artista, costruendo un percorso organico e coerente di cui sono elementi costitutivi la scultura che dà il titolo alla Mostra, l’opera “Vacuum” (cm 140 x 300), carboncino e gesso su carta, il Video “Altrove” e i 10 Libri d’artista, con 5 originali, ad olio e bitume su carta, numerati e firmati.
“Vacuum” è parte del progetto “Lo spazio assente”: è, infatti, una delle possibilità di sviluppo nella riflessione sullo spazio e sul vuoto, è la matrice stessa del vuoto. Ed è lo spazio bianco/vuoto dello Studio ad essere assunto intanto come elemento fondante dell’intervento progettato da Danilo Fiorucci, per il quale “lo spazio assente è lo spazio occupato, traslato, sottratto alla pura dimensione fisica, reso metafisico, mitizzato, sospinto oltre la tridimensionalità”.
Come osserva Aldo Iori, nel testo introduttivo, muovendo dalla “pittura 'plastica' di Taglio dolce, Eternero e Prospettico del primo decennio del Duemila”, gli ultimi lavori di Danilo Fiorucci aprono un ulteriore sviluppo nella sua ricerca, in quanto in queste nuove opere “viene sostanzialmente invertito il processo costruttivo del volume” e “l'artista sembra non voler ricercare una tridimensionalità dalla stretta parentela familiare con la scultura, ma riparte dall'assunto del confine, proprio della sua opera più pittorica”. Inoltre,“le titolazioni Spazio assente e ora Vacuum sembrano rendere necessaria ancora una volta la riflessione sui testi dei maestri e dei filosofi….soprattutto l'uso del termine vacuum nella titolazione rende necessario il richiamo agli scritti di Martin Heidegger sulla spazialità dell'opera e allo storico testo di Luca Pacioli sui solidi geometrici”.
CATALOGO in Mostra
Nato a Perugia, dove vive e lavora, Danilo Fiorucci si diploma all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” con Nuvolo, Antonio Gatto, Bruno Corà ed Aldo Iori. Nel 1989 fonda con Moreno Barboni, Lucilla Ragni e Robert Lang l'Associazione Arti Visive Trebisonda. Partecipa come curatore al workshop "La seduzione del Caos" in Bosnia, con una mostra a Sarajevo, in occasione della Biennale dei giovani Artisti del Mediterraneo. Al suo attivo un’intensa attività espositiva ed organizzativa con mostre e scambi in Italia, Germania, Stati Uniti, Israele tra cui la XV Quadriennale di Roma, e Padiglione Italia Biennale di Venezia, Sala Nervi, Torino. Le sue opere sono in collezioni private e pubbliche.