Danilo Sciorilli – The Big Crunch
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino apre per la prima volta gli spazi del Cinema Massimo
– MNC all’arte contemporanea, proponendo la personale di un artista. Per tutto il mese di aprile, il Cinema Massimo – MNC ospiterà “The Big Crunch”, la prima mostra personale di Danilo Sciorilli a cura di Grazia Paganelli.
Comunicato stampa
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino apre per la prima volta gli spazi del Cinema Massimo
– MNC all’arte contemporanea, proponendo la personale di un artista.
Per tutto il mese di aprile, il Cinema Massimo – MNC ospiterà “The Big Crunch”, la prima mostra personale di Danilo Sciorilli a cura di Grazia Paganelli. Le opere in mostra, tutte inedite, saranno collocate negli spazi comuni del cinema e l’inaugurazione avrà luogo martedì 9 aprile 2019 alle ore 18:30 con la presentazione di una videoproiezione dell’artista e del catalogo della mostra.
“Per me è stupendo tenere la mia prima personale in questo spazio, – racconta Danilo Sciorilli, giovane artista che da qualche mese vive a Torino – con il mio lavoro faccio spesso riferimenti alla cinematografia con la quale, decontestualizzata, riesco a parlare di altro. Questo è un cinema storico, simbolo di Torino e proprio sotto la Mole, sono davvero onorato di potermi presentare così a questa città. I disegni esposti si rafforzano e assumono valore concettuale proprio perché pensati e installati in questo spazio. Penso sia fondamentale oggi mischiare l’opera d’arte con la vita, la finzione con la realtà, esponendo nei luoghi non deputati all’arte contemporanea con la speranza che l’arte torni ad essere per tutti, soprattutto per chi non si occupa di arte. Mi auguro di vedere tante persone all’inaugurazione, non mancheranno pop-corn per tutti…”
“Misurare il tempo è da sempre una magnifica ossessione del cinema. Anzi, - spiega Grazia Paganelli - il cinema è riuscito a manipolarlo grazie al montaggio, a ingannarlo con stratagemmi narrativi e di messa in scena, ad annullarlo, infine, grazie al pensiero di cui il cinema emula il procedimento. In una sola immagine il tempo si moltiplica, tra oggettività della durata narrativa, soggettività del tempo vissuto dallo spettatore e durata reale della rappresentazione. Cortocircuito che si ritrova in The Big Crunch di Danilo Sciorilli, opera multiforme e al tempo stesso densa di grumi temporali e dilatata nella scansione impossibile di un film che non può iniziare. Conto alla rovescia paradossale e assoluto. Il manifesto, d’altro lato, già anticipa l’esasperazione temporale del cinema, ma nel senso opposto della sua contrazione, con la coesistenza stratificata di segni, informazioni, direzioni e dimensioni temporali”.
Danilo Sciorilli dopo aver preso parte a diverse collettive, tra le quali Fuori Uso nella sua ultima edizione curata da Giacinto di Pietrantonio e Simone Ciglia, è per la prima volta solista in una mostra. Alla base del suo lavoro c’è l’idea di fine (e quindi di morte) dalla quale tenta costantemente di fuggire. Seppur prediligendo il disegno e la video-animazione, non si lega ad alcun medium in particolare e l’aspetto installativo delle sue opere diventa parte integrante dell’opera stessa. Uno dei fili conduttori della sua ricerca è senza dubbio l’autoritratto o meglio, come l’artista tiene a precisare, la molteplice e diversa rappresentazione di sé.