Danilo Sergiampietri – Cera una volta
Danilo Sergiampietri (Castelnuovo Magra 1964), presenta con questa sua nuova mostra, un personale omaggio alla galleria IL GABBIANO, come un debito di riconoscenza, reciproco.
Comunicato stampa
Danilo Sergiampietri (Castelnuovo Magra 1964), presenta con questa sua nuova mostra, un personale omaggio alla galleria IL GABBIANO, come un debito di riconoscenza, reciproco.
Il termine generico CERA, al di là di giochi verbali, indica un materiale misterioso, di grande fascino, dalle particolari caratteristiche di malleabilità, viscosità, punto di fusione, insolubilità, non a caso utilizzato da diversi artisti, e che Sergiampietri qui fa suo, declinandolo come sempre fa, con un’inedita ed esaustiva ricerca artistica.
<<[…] Nelle opere esposte nella mostra “CERA UNA VOLTA”, Danilo Sergiampietri forza il materiale, la cera, con caparbietà e perseveranza, cogliendone le sfumature di colore e di trasparenza. Utilizza cere di diversa natura, da quelle artificiali, derivate dal petrolio e dalla paraffina, a quelle naturali, come la cera d’api, talvolta inglobando gli operosi insetti dentro le colate, oppure facendoli diventare il pretesto per giochi di parole. Altre volte, nella cera rimangono intrappolati lumini vuoti, oggetti per decorazioni dolciarie, lettere in ferro. La materia si trasforma, si piega, si curva, ci restituisce imprevedibili risultati estetici. […] […] […] Dedicare tempo alla ricerca di materiali e allo studio delle tecniche per utilizzarli al meglio, mi sembra, oggi, uno degli aspetti più interessanti alla base delle poetiche artistiche dei più talentuosi e attenti tra gli artisti contemporanei. L’ossessione metodologica con cui Danilo Sergiampietri porta avanti il suo lavoro gli permette di ancorare il suo sentire a qualcosa di tangibile e di visivamente appagante. […]>>.
Danilo Sergiampietri in dialogo con Francesca Cattoi, La Spezia-Milano, dicembre 2017*
*Il CATALOGO, edito dal GABBIANO, verrà presentato nel corso della mostra.