Danilo Trogu – Uno Sguardo
Canova22 presenta la personale Uno Sguardo di Danilo Trogu: l’esposizione è la prima di un ciclo di mostre a cura di Gianluca Peluffo, dal titolo Fuochi Incrociati. Forze Sciamaniche Fra Spazio Terra e Corpi, che proseguirà fino ad aprile con i lavori di Mara van Wees e di Riccardo Monachesi.
Comunicato stampa
Danilo Trogu
Uno Sguardo
Fuochi Incrociati
Forze Sciamaniche Fra Spazio Terra e Corpi
Un ciclo di mostre a cura di Gianluca Peluffo
Inaugurazione 5 marzo 2019 ore 18.30 | Canova22 | Roma
Fino al 19 marzo 2019
Il giorno 5 marzo 2019 alle ore 18.30, Canova22 presenta la personale Uno Sguardo di Danilo Trogu: l’esposizione è la prima di un ciclo di mostre a cura di Gianluca Peluffo, dal titolo Fuochi Incrociati. Forze Sciamaniche Fra Spazio Terra e Corpi, che proseguirà fino ad aprile con i lavori di Mara van Wees e di Riccardo Monachesi.
“Entrerete nella Fornace Canova come si entra in quei luoghi segreti e misteriosi che regalano la percezione del tempo eterno e contemporaneo, arcaico e possibile. A Roma, come a Venezia, Palermo, Napoli, o altre città dotate di un rapporto con il Tempo non univoco, si trovano abissi spaziali dove sentirsi bambini eterni. Dove sentirsi Pan. (...) I lavori di Mara van Wees, Riccardo Monachesi e Danilo Trogu, sembrano nascere sia per questo specifico luogo archetipico, che per tutti i luoghi possibili in cui il tempo non è il cattivo presente, ma il buio del contemporaneo. I tre artisti affrontano temi che sono propri della terra: la corporeità, la materia, opaca o lucida, la contemporanea presenza evocata di tempi diversi, l’altrove, la memoria e il futuro, la forma. La forma, plastica o archetipica, è l’ineluttabile confronto dell’artista ceramista. Proprio per questo, i lavori dei tre artisti, pur cogliendo in alcuni casi ispirazioni dal presente degli eventi, cercano forme e colori, che trascendano l’iconologia, ma che si inseriscano in una “storia delle forme” che dialoghi con il tempo in senso genealogico e continuo, come linee formali di persistenza e creazione. (...)
Questa capacità inclusiva dello spazio della Fornace, determina un’energia inclusiva delle ceramiche stesse, attraverso le mani dei tre artisti, che sembrano quasi prestarsi alla guida sciamanica di un respiro, di un “genius loci” qui presente. (...) Danilo Trogu dialoga con il “saper fare” artigianale, con l’elemento popolare e assoluto del piatto, bianco non caso, creando vetrificazioni capaci di avvitarsi e avvitarci in un vortice spazio-tempo solo apparentemente “minore” per dimensione, ma caratterizzato al contrario da una sorta di “ipnosi” materica e, appunto popolare e collettiva.” (dal testo critico di Gianluca Peluffo)
Danilo Trogu presenta ceramiche in forma di pupilla: uno sguardo in cerca di bellezza, un equilibrio in dialogo con il Canova. Le pupille rappresentano lo sguardo incredulo dell’artista che tende a rendere perpetuo un attimo.
Durante il periodo della mostra Canova22 presenterà, il 15 e 16 marzo 2019 alle ore 19.30, lo spettacolo di danza Occhi Migranti di e con Maria Concetta Borgese con le musiche di Theo Allegretti.
Danilo Trogu (Savona,1956), diplomato nel 1975 presso il Liceo Artistico “A. Martini” di Savona, nel 1980 diplomato Conservatore e Restauratore della Ceramica presso la Scuola di Ceramica di Albisola. Dal 1977 si occupa del recupero della ceramica popolare albisolese. Nel 1981 ha fondato ad Albisola Capo “La Casa dell’Arte”, laboratorio artigiano specializzato in ceramica popolare Albisolese. Nel triennio 1980–1983 ha insegnato teoria e tecnica del restauro presso i corsi della regione Liguria. Nel dicembre 1999 collabora alla fondazione della Biennale di ceramica nell’arte contemporanea di Albisola. Dal 2000 ha collaborato con lo studio di Architettura 5+1aa di Genova / Milano / Parigi con cui ha realizzato importanti installazioni in ceramica ad alta temperatura in spazi pubblici e privati. Segue il progetto di elaborazione dei modelli in ceramica per l’architettura “5hearts+1forms” presentato al pubblico nel 2007 a Londra alla Whitecross Gallery. Nel suo Laboratorio di Albisola Capo hanno lavorato innumerevoli artisti: Claudio Parmiggiani, Alessandro Pessoli, Mario e Marisa Merz, Luca Vitone, Domenico Bianchi, Kristian Von Hornsleth, Plamen Dejanoff, Nicole Awai, Luca Pancrazzi, Loris Cecchini, Perino e Vele, Gianluca Peluffo, Gianni Motti. Hanno scritto di lui: Franco Sborgi, Enzo Biffi Gentili, Claudio Parmiggiani, Cecilia Chilosi, Viana Conti, Giorgio Lilli Latino, Elisabetta Rota,Alessandro Schiesaro,Vittorio Savi, Gianluca Peluffo,Lauretta Colonnelli. Tra le principali esposizioni: 2016 Albissola Marina, Le case Volano; 2016 Parigi, Cadre en gres; 2015 Marsiglia, Presentazione progetto Dock’s; 2014 Albissola Marina, Galleria Eleutheros, Casa come me; 2014 Roma “5earths+1forms” Acquario Romano, con 5+1aa; 2013 Parigi, Citè de L’Architecture, con Rudy Ricciotti; 2012 Roma, MAXXI, Presentazione e acquisizione del pannello in gres della planimetria della Nuova Sede dell’Agenzia Spaziale Italiana; 2011 Roma,Installazione del grande pannello in gres (70 mq.) detto “dei Passi Perduti“ nella nuova sede dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roma Tor Vergata; 2011 Torino, Officine Grandi Riparazioni, Il futuro nelle mani, Artieri domani a cura di Enzo Biffi Gentili; 2010 Venezia, Biennale Internazionale di Architettura, Isola di San Servolo, Moleskine Detour The Mirror of the World; 2007 Londra,“ 5earths+1form”, con 5+1AA, Whitecross Gallery; 2004 Roma, Siamo tutti ceramisti, mostra personale, Complesso del Vittoriano; 2003 Abissola Marina, II Biennale internazionale della ceramica nell’arte contemporanea; 2002 Venezia,Biennale di architettura, Lonely Living, installazione “Domus/Forum”, con 5+1aa; 1997 Genova Non sine sale, non sine sole, non sine argilla, mostra personale.