Dante Dainelli – Legni
Legni – vena svelata, corpo della scultura. Sedici sculture in legno di olivo che testimoniano il lavoro compiuto dall’artista nel corso dell’ultimo periodo creativo.
Comunicato stampa
Si inaugura lunedì 5 dicembre alle ore 17 a Firenze presso la sala espositiva “La Limonaia” di Palazzo Medici Riccardi, in via Cavour (sede della Provincia di Firenze) la mostra di scultura di Dante Dainelli dal titolo “Legni – vena svelata, corpo della scultura” curata da Nicola Micieli e coordinata da Fabrizio Borghini e Filippo Lotti, con l’allestimento di Francesco Dal Canto.
In questa esposizione, patrocinata dalla Provincia di Firenze e realizzata in collaborazione con l’associazione culturale “La Ruga”, possiamo ammirare sedici sculture, in legno e in particolar modo in olivo che testimoniano il lavoro compiuto dall’artista pisano nel corso dell’ultimo periodo.
Dante Dainelli nasce nel 1953 a Ghizzano, un paesino immerso nelle colline pisane nel comune di Peccioli, da una famiglia di umili origini – il padre e la madre erano entrambi contadini.
Una volta concluse le scuole medie, l’interesse per materie come l’intaglio e il disegno dal vero lo portano a scegliere una scuola superiore professionale, che gli permette di conseguire in tre anni il diploma di Ebanista – Intagliatore.
Nonostante la grande passione per la scultura e per l’arte in genere, Dainelli è costretto a cercarsi un’occupazione e un guadagno sicuri, una volta finita la scuola. È così che viene assunto come modellista in una nota azienda motociclistica locale, un lavoro che gli permette di mettere in pratica i suoi studi professionali e di dedicarsi, nel tempo libero, ai suoi lavori di intaglio e scultura.
Fin da giovane infatti, al di fuori dell’impegno lavorativo, Dainelli ha sempre coltivato la sua passione partecipando a concorsi e organizzando mostre a livello locale e interregionale. Considerandola appunto come hobby e mai come vera occupazione, la sua carriera di scultore ha subito nel corso degli anni alcuni periodi di pausa, dovuti a motivi personali e lavorativi.
Dopo circa venti anni di servizio, nel 2001 Dainelli lascia il suo posto di modellista e decide di mettersi in proprio.
Nel laboratorio sotto la sua personale abitazione svolge ad oggi il lavoro di restauratore. Un’occupazione che rispetta e rispecchia i suoi studi, la sua lunga esperienza e la sua passione, adesso coltivata come mai aveva potuto fare.