Dante nelle sculture di Pietro Canonica
Esposte opere della collezione del Museo, fotografie e documenti che danno corpo all’“idea” di Dante dello scultore piemontese.
Comunicato stampa
In occasione dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, il piccolo e prezioso museo nel cuore di Villa Borghese presenta una mostra gratuita che approfondisce l’importanza del Sommo Poeta nell’immaginario dell’artista piemontese.
Scultore di fama internazionale, compositore di musica e raffinato ritrattista, Pietro Canonica era un appassionato lettore di Dante, come dichiara nelle sue memorie. Sono soprattutto le sue splendide sculture le più evidenti testimonianze dell’omaggio al poeta e della grande ispirazione che l’artista trae dai versi danteschi.
Esposte opere della collezione permanente del Museo, corredate dal ricco materiale fotografico e documentario solitamente conservato nell’archivio storico, che danno corpo all’“idea” di Dante di Canonica e presentano letture inedite dei lavori dello scultore. Tra le più rappresentative, si segnalano: L’Abisso (1909) che, secondo gli studiosi, raffigura lo sfortunato amore di Paolo e Francesca, narrato nel Canto V dell’Inferno; La Veglia dell’Anima (1920), tema presente nel canto XVIII del Purgatorio; il gesso che ritrae Beatrice (1910), calco dell’originale in marmo e bronzo che, da fonti archivistiche, risulta conservato al Museo Peterhof di San Pietroburgo.
Il percorso, allestito nella Sala III, la Sala VII e la Sala del Camino, è arricchito da apparati didattici e multimediali che consentono al pubblico di approfondire alcune tematiche e di vivere un’esperienza evocativa ed emozionale grazie alla lettura di alcuni versi delle opere di Dante.