Daros Latinamerica Collection

Informazioni Evento

Luogo
FONDATION BEYELER
Baselstrasse 101, CH-4125, Riehen, Switzerland
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni 10.00 –18.00, mercoledì fino alle 20.00

Vernissage
21/02/2014

ore 18 su invito

Artisti
Melanie Smith, Guillermo Kuitca, Oscar Muñoz, Doris Salcedo, Ana Mendieta, Santiago Sierra, Juan Carlos Alom, Jorge Macchi, Cildo Meireles, Miguel Angel Ríos
Generi
arte contemporanea, collettiva

Con Daros Latinamerica è ospite alla Fondation Beyeler una delle più importanti collezioni di arte contemporanea latinoamericana a livello internazionale. La scelta delle opere, alquanto densa, presenta la produzione attuale di artiste e artisti affermati provenienti da diversi paesi del Sud America.

Comunicato stampa

Con Daros Latinamerica è ospite alla Fondation Beyeler una delle più importanti collezioni di arte contemporanea latinoamericana a livello internazionale. La scelta delle opere, alquanto densa, presenta la produzione attuale di artiste e artisti affermati provenienti da diversi paesi del Sud America.
Nei suoi lavori il pittore argentino Guillermo Kuitca si confronta costantemente con spazi architettonici e geografici che egli traspone in immagine secondo una personale interpretazione poetica. Tra queste si annoverano rilievi in tutte le scale, che spaziano dalle carte geografiche e mappe cittadine fino alle proiezioni e piante di edifici insigni. “La mappa era per me un mezzo per perdermi, non per ritrovarmi“ (Guillermo Kuitca, 2006). Attraverso la scelta del colore, il contrasto, la ridipintura e la sfumatura l’artista giunge ad assimilare una carta geografica a un tessuto o a un reticolo di vene. Kuitca accentua questa ambiguità tra collocazione e immaginazione in una serie di dipinti cui fanno da supporto dei materassi. In tal modo l'artista riconosce anche il letto, o meglio il materasso, come territorio immediato che egli possiede e abita.

Le mutue relazioni tra luoghi, cose e persone sono al centro delle sculture dell'artista colombiana Doris Salcedo. Seggiole, armadi e tavoli vengono strappati alla loro funzione originale, accavallati, affastellati gli uni sugli altri o addirittura riempiti di cemento e rimodellati in nuove compagini scultoree. Sebbene o proprio perché privati del loro valore d'uso, per associazione di idee questi mobili ibridi rimandano ancor più alla casa e alla patria distrutte o perdute.
Anche video-artisti quali Santiago Sierra o Melanie Smith si sono dedicati, con i loro lavori su Città del Messico, al fenomeno del massiccio inurbamento e ai rapporti fisici, funzionali e sociali che ne conseguono. Le loro opere sono inserite in una delle due programmazioni filmiche.

Punti focali della seconda programmazione sono i video della cubana Ana Mendieta. Le sue performance di rottura trattano la presenza del corpo nella sua caducità.

L'esposizione culmina con un'installazione dell'artista concettuale brasiliano Cildo Meireles. Sul pavimento all’interno di una tenda nera, accessibile al pubblico, si accumulano migliaia di monete; dal centro una fragile colonna di ostie sale verso il soffitto fatto di ossa bovine. Il carattere sacrale di tale spazio intende significare la tragica storia delle missioni nel continente sudamericano. L'inequivocabile contenuto simbolico delle ossa e delle monete evoca immagini di genocidio e avidità di guadagno che conferiscono all'opera anche una valenza politica attuale.
Così si esprime Meireles: “Mi è venuto in mente di costruire un'opera in cui si possa entrare e che subito richiami questa equazione: potere materiale + potere spirituale = tragedia.”

La mostra, che include dipinti, sculture, video e un'installazione, è a cura di Sam Keller (direttore, Fondation Beyeler), del Dr. Hans-Michael Herzog (direttore artistico, Daros Latinamerica) e di Ioana Jimborean (curatrice associata, Fondation Beyeler).

Gli artisti

Juan Carlos Alom (nato nel 1964 all'Avana, Cuba, dove vive e lavora)

Guillermo Kuitca (nato nel 1961 a Buenos Aires, Argentina, dove vive e lavora)

Jorge Macchi (nato nel 1963 a Buenos Aires, Argentina, dove vive e lavora)

Cildo Meireles (nato nel 1948 a Rio de Janeiro, Brasile, dove vive e lavora)

Ana Mendieta (nata nel 1948 all'Avana, Cuba; morta nel 1985 a New York, USA)

Oscar Muñoz (nel 1951 a Popayán, Columbia; vive e lavora a Cali, Columbia)

Miguel Angel Ríos (nato nel 1943 a Catamarca, Argentina, vive e lavora a Città del Messico, Messico, e a New York, USA)

Miguel Ángel Rojas (nato nel 1946 in Bogotá, Columbia, dove vive e lavora)

Doris Salcedo (nata nel 1958 a Bogotá, Columbia, dove vive e lavora)

Melanie Smith (nata nel 1965 a Poole, Gran Bretagna, vive e lavora a Città del Messico, Messico)

Santiago Sierra (nato nel 1966 a Madrid, dove vive e lavora; è stato attivo diversi anni a Città del Messico, Messico)

Daros Latinamerica

Daros Latinamerica è un'istituzione artistica fondata nel 2000 dalla svizzera Ruth Schmidheiny con sede a Zurigo, che si dedica alla promozione, cura e raccolta di arte contemporanea latinoamericana.

Con una vivace attività espositiva internazionale, numerose pubblicazioni, la più ricca biblioteca specialistica sul tema, nonché una rete di contatti internazionali in costante espansione, Daros Latinamerica crea le premesse per un dialogo continuo fra l'arte e gli artisti del Sud America e

un pubblico internazionale .

Dopo dieci anni di mostre di successo nella zona della Löwenbräu a Zurigo, dal marzo 2013 Daros Latinamerica ha spostato il centro delle sue attività nella Casa Daros a Rio de Janeiro. La Casa Daros è una piattaforma per le arti e la cultura e rappresenta una base tra Rio de Janeiro, il Brasile, l'America latina e il resto del mondo. Al di là di ogni costrizione politica e sociale, la Casa Daros deve generare un consistente e durevole campo gravitazionale, nel quale sui piani più diversi ci si confronti con l'arte in modo emozionante, produttivo e permanente.

Parallelamente alle esposizioni di Rio de Janeiro, la Daros Latinamerica Collection viene esibita nel contesto di diversi progetti di collaborazione in musei e istituzioni di tutto il mondo.