Dave Swensen – I once dreamt of endless rain
Questa mostra indaga il subconscio, tessendo una narrativa che contrappone le esperienze di due personaggi principali: uno sveglio e fantasticante, e l’altro addormentato e sognante.
Comunicato stampa
mostra personale di Dave Swensen, i once dreamt of endless rain (una volta sognai infinita pioggia), suggestiva esplorazione del simbolismo nei sogni e nelle fantasticherie. Questa mostra indaga il subconscio, tessendo una narrativa che contrappone le esperienze di due personaggi principali: uno sveglio e fantasticante, e l'altro addormentato e sognante.
Il percorso artistico di Swensen è profondamente influenzato da temi come la speranza, l'aspirazione e la paura, come nella natura fugace ma travolgente dei sogni. Attraverso un diario visivo che comprende dipinti e opere su carta, Swensen cattura l'essenza di queste esperienze eteree. L'uso di immagini surreali e diversi materiali crea un'esperienza ricca ed immersiva per lo spettatore. La mostra presenta opere come "Painting In the Garden at Night (Dreamer)", un piccolo ritratto a colori su tavola di carta montata su legno, accompagnato da opere in grafite, anch’esse su carta, che esplorano il subconscio del personaggio. In contrasto, troviamo "Spellbound (Daydreamer)", un grande dipinto figurativo ad olio in legno scuro incorniciato, circondato da dipinti ad olio surreali e vivaci di dimensioni minori. L'incorporazione di immagini animali in queste opere simboleggia l'espressione di sentimenti autentici e gli istinti innati presenti sia nei sogni che nelle fantasticherie. I sogni, come esplorati in questa mostra, non sono semplicemente voli di fantasia, ma sono profondamente radicati nei meccanismi del cervello. Il neuroscienziato Dr. Matthew Walker afferma: "Sognare è una necessità biologica. Aiuta a regolare le nostre emozioni, risolvere problemi e consolidare ricordi." L'uso di elementi surreali nel lavoro di Swensen rispecchia il modo in cui il cervello sintetizza e processa esperienze ed emozioni durante il sonno REM, spesso intrecciando elementi disparati in narrazioni coerenti, sebbene a volte fantastiche. Il lavoro di Swensen enfatizza le connessioni personali ed esistenziali tra la mente cosciente e quella inconscia. Le sue composizioni, pur essendo surreali, mantengono un ordine strutturato che riflette la storia della loro creazione attraverso materiali trovati e tele non convenzionali. Questa giustapposizione di vita e morte all'interno delle sue opere incoraggia gli spettatori a navigare le sfide della vita e trovare un significato personale attraverso l’arte. Vi aspettiamo Sabato 8 giugno 2024, dalle ore 17:00 alle ore 20:00. |
Galleria Ramo is pleased to announce the opening of the exhibition, dopo la fine (’After the End’), an introspective journey through the shadows of time and walls of memory.
Galleria Ramo is pleased to present; Dave Swensen’s solo exhibition, i once dreamt of endless rain, an evocative exploration of symbolism within dreams and daydreams. This exhibition delves into the subconscious mind, weaving a narrative that juxtaposes the experiences of two central characters: one awake and daydreaming, and the other asleep and dreaming. Swensen’s artistic journey is profoundly influenced by themes of hope, aspiration, and fear, as seen in the fleeting yet consuming nature of dreams. Through a visual diary that includes paintings and works on paper, Swensen captures the essence of these ethereal experiences. His use of surreal imagery and diverse materials creates a rich, immersive experience for the viewer. The exhibition features works such as “Painting In the Garden at Night (Dreamer),” a small, color portrait on paper board mounted on wood, accompanied by graphite works on paper that delve into the character’s subconscious. Contrasting this is “Spellbound (Daydreamer),” a large figurative oil painting framed in dark wood, surrounded by smaller, vibrant surreal oil paintings. Swensen’s incorporation of animal imagery within these works symbolizes the expression of authentic feelings and the innate instincts present in both dreams and daydreams. Dreams, as explored in this exhibition, are not merely flights of fancy but are deeply rooted in the brain's mechanisms. The neuroscientist Dr. Matthew Walker, states, "Dreaming is a biological necessity. It helps to regulate our emotions, solve problems, and consolidate memories." The use of surreal elements in Swensen's work mirrors how the brain synthesizes and processes experiences and emotions during REM sleep, often weaving disparate elements into coherent, though sometimes fantastical, narratives. Swensen’s work emphasizes the personal and existential connections between the conscious and unconscious mind. His compositions, while surreal, maintain a structured order that reflects the history of their creation through found materials and unconventional canvases. This juxtaposition of life and death within his pieces encourages viewers to navigate life's challenges and find personal meaning through art. The exhibition opens on June 10, 2024, and will run through July 31, 2024. We hope to see you at the opening on Saturday, June 8th, 2024, from 5:00 pm to 8:00 pm. |