David Benedetti – Ex Fabrica
Ex-Fabrica, è un estratto del lavoro fotografico di David Benedetti sulle fabbriche dismesse del distretto ceramico di Civita Castellana, in mostra alla Irtus Gallery di Sutri.
Comunicato stampa
EX-FABRICA
fotografie digitali, stampa chimica su carta fotografica Fuji Crystal Archive DP II 30x40, 2015-2018
di David Benedetti
a cura di Tiziana Rivoni e David Benedetti
dal 9 febbraio al 3 marzo 2019
inaugurazione sabato 9 febbraio 2019 ore 17.00
presso la Irtus Gallery
via E.Agneni 16 Sutri (VT)
Ex-Fabrica, è un estratto del lavoro fotografico di David Benedetti sulle fabbriche dismesse del distretto ceramico di Civita Castellana, in mostra alla Irtus Gallery di Sutri.
Iniziato anni fa e ancora in corso, il progetto fotografico ha come tema i luoghi della nostra storia, delle nostre illusioni di grandezza del trascorso boom economico. Dal giorno in cui non sono state più operanti, le 'Fabriche' vivono solo nelle carte dei giudici fallimentari e dei loro custodi e forse sui tavoli di progettisti che ridisegnano il territorio dando a questi spazi nuove destinazioni. Ma prima che si decida la loro sorte definitiva continuano a vivere, dimenticate ma cariche di memoria, e lo fanno giorno per giorno, inondate dalla luce, bagnate dalla pioggia e soffiate dal vento, esponendosi alle intemperie che ne scoperchiano le coperture, e offrendo i loro spazi sterminati al silenzio, alle piante che coraggiose lì attecchiscono e, a stormi di piccioni che ne fanno dimora.
Strutture in cemento, in mattoni, in blocchi di tufo, dalla trascorsa gioventù e dal vigore fisico venuto meno, una volta cessata la loro funzione produttiva, appaiono spazi abbandonati e dimenticati. Abbandonati come i ricordi, che sono ancora lì a farsi fotografare. Spazi che si prestano alla contemplazione con le loro presenze di passate illusioni e di lavoro quotidiano.
Questa selezione di fotografie ci consente di avere un incontro fisico con questi spazi, di respirarne la dignità. Celebra la memoria e il lavoro di chi ci ha costruito la propria vita, ancora leggibile in alcuni ultimi gesti e in altri oggetti inesorabilmente abbandonati. Ci catapulta dentro e l'aria ferma vibra ancora per un’ultima, magari inutile, commozione.
Tiziana Rivoni