David Booker – Elogio del cartone
I disegni a matita di David Booker ritraggono scatole ed imballaggi recuperati dai contenitori del riciclo, tolti dal loro contesto d’uso e messi al centro dello sguardo.
Comunicato stampa
I disegni a matita di David Booker ritraggono scatole ed imballaggi recuperati dai contenitori del riciclo, tolti dal loro contesto d'uso e messi al centro dello sguardo.
Del cartone, nella quotidianità, di solito si apprezza solo l'aspetto pratico ma in queste composizioni ne sono indagate le forme per la loro inusuale capacità evocativa. L'intreccio dei segni a matita e la ricchezza delle sfumature a grafite modula la luce e dona insolita monumentalità a questi cartoni, celebrandone la bellezza misteriosa.
I grandi disegni esposti nell'elegante Villa Pomini, il salotto culturale di Castellanza, sono i più recenti tra le opere della serie “Elogio del Cartone” che David Booker ha esposto nel corso del 2012 in anteprima al Festival della Felicità di Urbino e al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano.
La mostra è un invito allo sguardo lento, un omaggio alla supremazia della sensibilità. Lascia un senso di stupore questo dialogo ricco e complesso che l'artista australiano ha creato, con mezzi semplici e grande maestria, tra la luce ed un materiale tanto povero quanto prezioso.
Alla diffusione della "cultura" del cartone ondulato lavora da anni il GIFCO (Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato), un'associazione no profit impegnata nella promozione dell'utilizzo del cartone che ha collaborato alla realizzazione di questa mostra.
David Booker è nato in Australia nel 1954. Ha viaggiato moltissimo venendo a contatto con le culture di tutto il mondo i cui echi e influenze emergono nelle sue opere figurative monumentali. Dopo aver vissuto un lungo periodo in Thailandia, ha completato la sua formazione artistica a Sydney, a Hobart in Tasmania e in Italia. Tra il 1974 e il 1982 ha soggiornato a più riprese in Toscana lavorando a grandi sculture in marmo. Dal 1989 vive nel suo casale-laboratorio in Umbria. Pur continuando la sua attività di scultore a livello internazionale, dal 2008 ha iniziato ad esporre i suoi disegni a matita suscitando un grande interesse per l'originalità delle scelte tematiche e per l'unicità della sua tecnica grafica, che per plasticità e forza richiama molto quella, rigorosamente manuale, della sua scultura.