David Casini – Madonna Casini
Progetto Città Ideale presenta Madonna Casini, mostra di David Casini a cura di Andrea Lacarpia, parte del ciclo di esposizioni con cui Edicola Radetzky viene attivata come spazio espositivo per l’arte contemporanea.
Comunicato stampa
Progetto Città Ideale presenta Madonna Casini, mostra di David Casini a cura di Andrea Lacarpia, parte del ciclo di esposizioni con cui Edicola Radetzky viene attivata come spazio espositivo per l'arte contemporanea.
Il processo di astrazione che unisce l’organico al trascendente è l’elemento centrale della ricerca di David Casini, in un continuo cristallizzarsi delle forme naturali in geometrie insieme algide e seducenti.
Metabolizzando e riconfigurando alcune forme tradizionali, in particolare l’abilità artigianale e la rappresentazione dello spazio nel Rinascimento, Casini ne amplifica la portata concettuale, mostrando la rarefazione della materia in una dimensione mentale che della realtà tratteggia gli elementi essenziali.
La natura e la storia dell’arte vengono assorbite e ricreate per delineare fragili microcosmi, in cui il passato e il futuro convergono in uno spazio tempo sospeso.
Nelle ultime opere, le immagini di alcuni dipinti rinascimentali sono trasformate da Casini in composizioni astratte, in un processo di riappropriazione della storia dell’arte e della tradizione italiana come materiale vivo, parte di un immaginario collettivo in costante divenire.
Per Edicola Radetzky, David Casini progetta una scultura che nasce dalla stilizzazione e scomposizione dell’immagine della Madonna Casini, detta anche Madonna del solletico, piccolo dipinto realizzato da Masaccio nel 1426, commissionato dal cardinale Antonio Casini e conservato agli Uffizi di Firenze.
Incuriosito dall’omonimia che lo lega all’opera di Masaccio e dalla particolare gestualità della mano della Vergine che solletica il mento del Bambino, Casini seleziona e sintetizza alcuni frammenti tratti dal dipinto, ricomponendoli in un’esile struttura di metallo che gira su se stessa con un ritmo molto lento. L’immagine bidimensionale è tradotta plasticamente in una complessa composizione di quinte e oggetti di diversi materiali, disposti in delicati equilibri di pesi. Tra i diversi elementi astratti compare il dettaglio figurativo di una mano, frammento che umanizza l’intera composizione riconducendola all’immagine di partenza e producendo nell’osservatore un sentimento di empatia. L’Edicola Radetzky viene quindi interpretata da Casini come attualizzazione del classico tempietto votivo, in cui il sacro è reso nella sua impalpabile levità. L’opera di Casini invita ad un rallentamento dei ritmi, ad una lenta osservazione della preziosità dei particolari che contrasta con l’aggressività dei messaggi pubblicitari che connotano il paesaggio urbano.
Struttura storica situata in riva alla Darsena di Milano, Edicola Radetzky è stata affidata a Progetto Città Ideale dal Municipio 6 del Comune di Milano per farne il nuovo centro culturale della Darsena, con programmazione di mostre visibili 24 ore su 24.