David Lascaris – Iperuranio
Mostra ὑπερουράνιος (Iperuranio) di David Lascaris, a cura di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci.
Comunicato stampa
Si inaugura Giovedì 15 marzo alle 19, negli spazi di Fondamenta Gallery, la
mostra ὑπερουράνιος (Iperuranio) di David Lascaris, a cura di Giuditta
Elettra Lavinia Nidiaci. Fil rouge dell’esposizione è la reinterpretazione del
blasonato concetto platonico attraverso l’uso di stampe in acetato idealmente
“protette” da scatole di plexiglass, e che rappresentano la visione onirica e
trasognata dell’artista, il suo idillio, personale mondo delle idee che
magistralmente s’innesta nella contemporaneità. Così scrive la curatrice, nel
catalogo della mostra: “l’Iperuranio di Lascaris è il modo in cui impariamo a
guardare la luce delle stampe in acetato, i cui colori si rarefanno cercando
l’altezza intesa come profondità, l’elevazione delle sinapsi come fossero le ali
dell’illustre biga, intrappolate in una trasparenza volutamente rigida e
squadrata, rigorosa, affatto fragile come invece è facile, al depauperamento,
la luce stessa, la cui vitalità ed efficienza divengono specie protette da esibire
al mondo, preziosi scorci d’idillio che s’innestano nel cemento
contemporaneo. […] Le Apnee di David Lascaris sono frammenti di vita
onirica, immateriale, sognata e trasognata che si esplicano attraverso gli strati
progressivi della rifrazione della luce, come gradini taglienti che ri-conducono
lo spettatore verso l’aulica dimora delle idee”, ecco così che le istantanee
d’infuocata pietra lavica, così come di abissi estetizzanti divengono la
rappresentazione del Bello inteso come Bene. Anche Fluido di genere, opera
che è pernio sia concettuale sia puramente visivo dell’intera esposizione,
rappresenta un microcosmo utopico attraverso il ribaltarsi di alcuni canoni:
una piramide rovesciata, un pendolo che accoglie al suo interno l’ideale
fusione del genere femminile e di quello maschile, attraverso la commistione
di fluidi di colore differente.
Note biografiche:
David Lascaris è nato a Bordighera nel 1987. Vive e lavora ad Amsterdam.
Lascaris è un architetto che durante gli studi accademici ha acquisto
competenze progettuali, teoriche e pratiche nel campo dell’arte e
dell’architettura, poi approfondite attraverso esperienze lavorative con
importanti professionisti del mondo dell’arte contemporanea ed esperienze
personali in diversi Paesi del mondo, come la Cina. Egli persegue la sua
ricerca attraverso l’uso di media eterogenei focalizzandosi sui temi
dell’impermanenza e dell’indagine della realtà, nelle sue manifestazioni
esplicite e immanenti in relazione agli aspetti impliciti, indefiniti ed eterni. Nel
2016 il suo progetto Io Giuro è arrivato finalista nel concorso per
un’installazione site-specific per il palazzo di Giustizia di Firenze.