David Prytz – Exocenter
Seconda mostra personale dell’artista norvegese David Prytz. Intitolata “Exocenter”, presenta nuove sculture, disegni recenti e un’opera sonora.
Comunicato stampa
Galleria Mario Iannelli è lieta di annunciare la seconda mostra personale dell’artista norvegese David Prytz. Intitolata “Exocenter”, presenta nuove sculture, disegni recenti e un’opera sonora.
La mostra sarà visibile dal 3 maggio al 30 giugno 2017.
La parola “exocenter” è un neologismo che si riferisce al modo in cui organizziamo noi stessi nel nostro ambiente e come comprendiamo la nostra esistenza in relazione al mondo in cui viviamo. Derivato da concetti di geocentrismo ed eliocentrismo -entrambi atti a collocare l’essere umano in un certo punto dell’universo- l’”exocenter” descrive la mancanza di un centro definito e come qualsiasi punto che in qualche modo sia in relazione con gli altri sia un centro in sé.
David Prytz utilizza sistemi di coordinate come il cartesiano per creare strutture che si riferiscono all’universo e allo spazio. In questo modo, esamina la complessità del tempo e dello spazio e la relatività del concetto di un centro. Trattando ogni elemento come centro per se stesso, emergono domande sull’eternità, sullo spazio infinito e sulle nostre regole e affetti individuali.
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Galleria Mario Iannelli is pleased to announce the second solo exhibition of Norwegian artist David Prytz. Entitled „Exocenter“, the show features new sculptures, recent drawings and a supplementing sound piece. The exhibition will be running from 3 May until 30 June, 2017.
The word „exocenter“ is a neologism that refers to the way we organize ourselves in our surrounding and how we comprehend our existence in relation to the world we live in. Derived from the concepts of geocenter and heliocenter - both of them made up to locate the human being at a certain point within the universe - the exocenter describes the lack of a definite center and how any point that is somehow in relation to others will be a center by itself.
David Prytz uses coordinate systems like the Cartesian to create structures, that refer to the universe and space. By doing so, he investigates the complexity of time and space and the relativity of the concept of a center. By treating every element as a center for itself, questions of eternity, infinite space and our individual rules and affections are being asked.