Davide Allieri – Duet
La mostra dal titolo Duet, a cura di Daniele Perra, è stata interamente progettata intorno al concetto di doppio, inteso, da un lato, come replica, riproduzione e impronta, dall’altro come contrapposizione tra due elementi: vuoto e pieno, positivo e negativo.
Comunicato stampa
RITAURSO Artopiagallery è lieta di presentare la prima mostra personale a Milano di Davide Allieri (Bergamo, 1982).
Influenzato dalla cultura classica e dai filosofi contemporanei, da Deleuze a Didi-Huberman, Davide Allieri indaga il vuoto, la mancanza, la negazione, l’anti-narrazione, il frammento, la storia, l’impronta, l’immagine negata. E lo fa attraverso l’utilizzo di numerosi media: scultura, installazione, pastello, grafite, fotografia, disegno.
La mostra dal titolo Duet, a cura di Daniele Perra, è stata interamente progettata intorno al concetto di doppio, inteso, da un lato, come replica, riproduzione e impronta, dall’altro come contrapposizione tra due elementi: vuoto e pieno, positivo e negativo. L’artista si pone interrogativi complessi che abbracciano il tema del rapporto tra vita e morte e la natura del doppio, esponendo negli spazi della galleria un vasto corpus di opere composte da una coppia speculare di vetrine svuotate del loro contenuto, un dittico fotografico che, a distanza, sembra un dipinto antico; una coppia di due grandi pastelli su tela; una foto di due statue antiche; una coppia identica di filiformi parallelepipedi; una serie di moduli, repliche quasi identiche, all’apparenza grezzi ma arricchiti nel loro interno. Una copia, afferma Davide Allieri, “non risulta mai identica all'originale. Seppur perfetta, avrà sempre quel minimo di scarto che la rende unica”.
Dopo la laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Davide Allieri (1982) si trasferisce per un periodo a Londra. Tra il 2014 e il 2015 è assistente di Marcello Maloberti che affianca anche in Naba (Nuova Accademia Belle Arti, Milano) per il corso di Arti Visive. Tra le mostre collettive: Résonance, Placentia Arte, Piacenza; 1,068 cubic meters, a cura di Wunderkammer, MAG, Museo Alto Garda, Trento; Desiderio, a cura di Arianna Rosica, Damiano Gullì e Barbara Meneghel, L’Arca, Teramo; AWAY, a cura di Barbara Meneghel, Monza, Milano; Human Behaviour, MARS, Milano; MyBodyIsYourBody, (CACT|MACT), Centro Arte Contemporanea Ticino, Bellinzona; Ogni cosa a suo tempo, a cura di Stefano Raimondi e Mauro Zanchi, BACO, Bergamo; Tutta colpa dell’amore, a cura di Sara Fontana, ALT, Bergamo. Ha partecipato inoltre a diverse residenze tra cui: Atrii, Fabbrica del Vapore, Milano; Archeologia del Contemporaneo e del Confine, Wunderkammer Trento; Studio, ViaFarini in Residence, Milano; Licht und Luft , CARS, Omegna. duet, da RITA URSO Artopia Gallery di Milano, è la sua prima mostra personale a Milano.
Giornalista e curatore, Daniele Perra è responsabile Milano di “ARTRIBUNE” e docente di Arte Contemporanea e Cultura Visiva allo IED, moda. È stato co-fondatore e direttore di “unFLOP paper” e collabora con testate italiane e internazionali, tra cui “pagina99”, “SOLAR”, “GQ Italia”, “ArtReview”, “MOUSSE”, “Useless Magazine”. Ha scritto testi per cataloghi e curato mostre tra cui: Etna rêverie (2016) prima residenza d’artista sulle pendici del Vulcano; Shahryar Nashat con il Centro Pecci, Cantieri Culturali ex-Macelli, Prato (2003); Project Room. A show without works / Una mostra senza opere (Spazio Lima, Milano 2005), ospitata in seguito presso La Box Bourges, Ecole Nationale Supérieure d’Art de Bourges; Hans Schabus and the Very Pleasure (Laboratori del Teatro alla Scala di Milano, 2006), Trallalero, progetto di Luca Vitone (Fossati Esterni del Castello Sforzesco, Milano, 2007); Site_Specific (Crystal Garden), progetto di Flavio Favelli (La Carrozzeria, Milano 2008); PLAY IT, un evento di performance presso il Tennis Club Parioli di Roma (2011). Ha pubblicato, nel 2007, il volume dal titolo Impatto Digitale. Dall’immagine elaborata all’immagine partecipata: il computer nell’arte contemporanea, Baskerville, Bologna. Selezionatore per alcuni premi tra cui: Premio FURLA (2007) e The Sovereign European Art Prize, ha tenuto lezioni alla NABA, alla HFFA e alla SPD di Milano. È stato caporedattore di “tema celeste” (1999-2007), caporedattore di “KULT” (2007-2010), ha collaborato dal 2000 al 2006 a “Il Sole24ORE” (Domenicale) e all'inserto cultura Saturno de “Il Fatto Quotidiano”.