Davide Curci – The Urban Show
“Inserendosi saldamente nel solco tracciato dalle nuove tendenze figurative – scrive Carmelo Cipriani – l’artista adopera il supporto pittorico – tela, cartone o carta da imballaggio – come sede di proiezione autobiografica, di riflessi onirici e di inchieste sulla storia individuale e collettiva.
Comunicato stampa
“Inserendosi saldamente nel solco tracciato dalle nuove tendenze figurative – scrive Carmelo Cipriani – l’artista adopera il supporto pittorico - tela, cartone o carta da imballaggio - come sede di proiezione autobiografica, di riflessi onirici e di inchieste sulla storia individuale e collettiva. Sfruttando le potenzialità della figurazione, offre una parafrasi dell’attualità, ravvisando nell’anticonvenzionalismo un’alternativa alla miseria esistenziale. Ad una quotidianità abulica, alienata ed estraniante, spesso plasmata da altrui progetti, l’artista contrappone personalità insolite, rese ancora più speciali da scelte cromatiche inusuali, mai operate in base a verosimiglianza o necessità mimetiche. Combinazioni fantasiose entro cui elementi reali si abbinano in associazioni imprevedibili. In un flusso continuo di immagini Curci instaura un fitto intreccio di riferimenti, autobiografici o immaginari, concreti e simbolici. Con spirito ironico e conflittuale, rivela una spiccata predilezione per il corpo umano nella sua unicità e per la psiche nella sua polimorfia […].
La tensione intrinseca agli effigiati – tutti prodotti con spirito visionario e fervida immaginazione – è irrobustita da un ductus pittorico compendiario e risoluto che rende ancora più evidente la psicosi contemporanea nelle sue molteplici declinazioni. Tecnica divisionista e tonalità vigorose torniscono figure emotivamente coinvolgenti, attraenti nella dissoluzione e geniali nella follia. Icastiche corporature emergono con decisione dal fondo indefinito, volutamente assente o sfumato ai margini, comunque incompleto e per questo privo di precise coordinate spazio-temporali. Una tecnica veloce, che crea avvolgimenti e ondosità dinamiche e sembra evidenziare l’aspirazione all’identificazione del genere umano con la natura; i colori accesi e in rapporto di frizione reciproca, esprimono una sorta di eccitazione con allusività diretta alla sensualità”.
DAVIDE CURCI
Nasce a Putignano (BA) nel 1985. Acquisita la maturità linguistica, si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Attualmente vive e lavora a Lecce.
Ha partecipato a diverse esposizioni. Tra queste si segnalano: 2013 – Beat Five, a cura di T. Carpentieri, Museo Storico della Città di Lecce (MUST), Lecce; 2012 – Open Space 2. Incursioni figurative, a cura di C. Cipriani e F. De Chirico, Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, Cosenza; A.R.T.E. Critica della ragione artistica, a cura di T. Ariemma e A. Lifonso, Galleria Ex Convitto Palmieri, Lecce; 2010 – T.R.A.M., Accademia di Belle Arti, Lecce; Vernice fresca, Convento Frati Minori, Salice Salentino (LE); Work in progress, a cura di G. Lisi e L. Ghionna, Officine Cantelmo, Lecce; 2009 – Io Mostro, Accademia di Belle Arti, Lecce; Coffee, Cigarettes & Canvases, Coffee & Cigarettes, Lecce. Nel 2012 si è aggiudicato il Premio “Emilio Notte” a Ceglie Messapica (BR).