Davide Genna – Ancora
La nuova stagione espositiva di Ponti x l’Arte inizia con la personale del giovane artista milanese Davide Genna (classe 1983).
Comunicato stampa
La nuova stagione espositiva di Ponti x l’Arte inizia con la personale del giovane artista milanese Davide Genna (classe 1983). Attivista della sperimentazione che si sta sviluppando a Milano (e non solo), protagonista delle neo avanguardie, ha esposto nel 2010 le sue opere nella collettiva MostraMi (Palazzo dei Giureconsulti) dove si è aggiudicato il primo premio del pubblico, e nella manifestazione di arti contemporanee Venduto (quartiere dell’Ortica). Nel 2011, allo Spazio Ponti, ha dato vita insieme a Riccardo Bonfadini alla bi-personale Duello Pop. Quest’anno, all’ex cinema Augusteo, ha preso parte alla rassegna China made in Italy organizzata dal collettivo Tomato catch-up.
La neo avanguardia è il “filtro” dell’arte di Davide Genna. Le sue tridimensionali tecniche miste su tavola, impeccabili dal punto di vista estetico e concettuale, evolvono e rilanciano quell’arte cinetica che Günther Uecker elaborò negli Anni ’60 all’interno del Gruppo Zero. Ma se il tedesco allineava sulla superficie dei quadri sequenze matematiche di chiodi, l’artista milanese posiziona con precisione logica e razionale pezzetti di carta modellati a forma di filtro che rimandano al «gesto di fumare, soprattutto sigarette col filtro lungo», spiega, «che poi si trasformano in vettori simbolici per testimoniare l’esperienza vissuta». Nell’inarrestabile susseguirsi di ordine e disciplina, fisicità e pensiero, Genna accumula ossessivamente filtri per dare vita a neri monocromi dal taglio minimalista che rimandano ai lavori di Enrico Castellani e Agostino Bonalumi; giochi ironici a colpi di giallo che ondeggiano visualizzando caschi di banane; allineamenti estremi che confluiscono nella barra spaziatrice della tastiera del computer, in questo caso isolata e tradotta in puro elemento geometrico/decorativo. A queste opere che hanno l’indubbio merito di “raccontarsi” in modo differente, basta mutare il raggio d’osservazione, va aggiunta Profumo di donna (il riferimento è al film diretto nel 1974 da Dino Risi) che raccoglie una miriade di filtri di sigaretta «realmente fumati», sporcati da tracce di rossetto, raccolti nottetempo sui marciapiedi e incorniciati da un’ottocentesca tavola in legno che suggerisce l’idea di un grande posacenere. Va dunque alla ricerca dell’àncora perduta, Davide Genna. A caccia del tesoro concettuale. E dopo aver osservato i suoi lavori che inanellano sorprendenti colpi d’occhio e inaspettati punti di vista, viene voglia d’esclamare: ancòra.
Stefano Bianchi
Ponti x l’Arte è ideato e realizzato con la consulenza di Eleonora Tarantino (giornalista e consulente d’arte contemporanea) e Stefano Bianchi (giornalista e critico d’arte). Si tratta di una serie di appuntamenti culturali riservati a chi desidera conoscere e collezionare l’arte emergente e non: in una location inconsueta, nei momenti più imprevisti. Le mostre seguiranno lo scorrere delle stagioni, la percezione muterà coi ritmi della natura e l’occhio critico potrà catturare l’essenza delle opere proposte
Il progetto (no-profit) nasce dall’intuizione del Dr. Guido delli Ponti e Chiara Minoli, che hanno voluto mettere a disposizione degli artisti la sala d’attesa dello studio medico ubicato in un prestigioso palazzo degli Anni ‘30. Recarsi dal dentista, d’ora in poi, sarà per i pazienti meno fastidioso: oltre a dare uno sguardo ai protagonisti dell’arte contemporanea, potranno approfondire i più moderni orientamenti terapeutici nelle varie branche dell’odontoiatria: non ultima, la possibilità d’intercettare le apnee e il russamento durante il sonno.