Davide Nido / Robert Pan – Trame Riflesse

Informazioni Evento

Luogo
SCUOLA DEI MERCANTI
Campo Madonna dell’Orto, Venezia, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Martedì – Domenica
10.30 – 13.00 | 15.30 – 19.00
Lunedì chiuso

Vernissage
02/06/2011

ore 18

Contatti
Email: info@bonelliarte.com
Sito web: http://www.bonelliarte.com
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Davide Nido, Robert Pan
Curatori
Alberto Mattia Martini
Generi
arte contemporanea, doppia personale

I due artisti riescono nell’intento di sprigionare quello che, Hernri Bergson definisce slancio vitale, ossia una creazione libera, impulsiva, imprevedibile ed immaginifica, ma al contempo complessa ed articolata.

Comunicato stampa

Cosa sta accadendo? Apparentemente nulla di tangibile, la sensazione è quella di essersi immersi tra gli orditi del colore, anzi della mente. La trasmutazione è in atto: dalla materia apparentemente inerme, densa, monocromatica, statica e asettica, prende inaspettatamente forma un’essenza tracimante di energia. Pigmenti, colle e resine, sapientemente e alchemicamente lavorati, trattati e poi rielaborati, si trasformano in elementi dinamici, propagandosi in infinite forme ed immagini, che danno vita a Trame Riflesse.
Davide Nido e Robert Pan, sono gli artefici di tale trasmutazione, che trasfigura la materia da dimensione virtuale a realtà artistica.

Queste Trame Riflesse, materici reticoli sintetici, nascono tra le mani di Davide Nido grazie ad una particolare pistola termica, che sciogliendo le colle siliconiche le effonde sulla tela, in modo da orientarle, dilatandole o restringendole in piccoli cerchi concentrici, appiattendole o accumulandole e quindi stratificandole.
La materia artificiale è protagonista anche nelle opere di Robert Pan, dove elementi ibridi tra pittura e scultura, emergono dopo un accurata ed artificiosa operazione analitica, che prevede l’utilizzo di
reti metalliche come supporti, sulle quali vengono costantemente stesi strati di colle, pigmenti e resine, alternando la stratificazione e la
sovrapposizione, alla levigatura e alla corrosione mediante acidi o fuoco.
I due artisti riescono nell’intento di sprigionare quello che, Hernri Bergson definisce slancio vitale, ossia una creazione libera, impulsiva, imprevedibile ed immaginifica, ma al contempo complessa ed articolata.

Alberto Mattia Martini