Davide Riccardo Weber – Paris Les logements imaginaires
Parigi come non l’avete mai vista, in una mostra che inaugura, con un open day lungo tutto il giorno.
Comunicato stampa
Parigi come non l’avete mai vista, in una mostra che inaugura, con un open day lungo tutto il giorno, Mercoledì 9 giugno alla galleria STILL (via Zamenhof 11, Milano) .
Dal 9 giugno al 17 luglio 2021, con entrata libera , STILL ospita la sorprendente mostra fotografica di Davide Riccardo Weber “PARIS, LES LOGEMENTS IMAGINAIRES”, curata dal critico ed esperto di collezionismo fotografico, Denis Curti.
Segue Mercoledì 16 giugno, sempre alla galleria STILL, alle ore 18, in occasione della presentazione di “Paris, Les logements imaginaires” (ed. Marsilio/Still ), il prestigioso catalogo con interventi dell’artista, del curatore della mostra e dello scrittore e giornalista Giuliano da Empoli, un importante incontro dibattito con alcuni tra i fotografi più interessanti nell’ambito dell’immagine contemporanea.
Davide Riccardo Weber, artista presente in mostra , Cesare Cicardini, fotografo attivo da anni nell’ambito della scena musicale internazionale, Manuel Cicchetti, operativo nell’ambito culturale italiano e internazionale, Alan Maglio fotografo e artista multimediale, si confronteranno in un dibattito su “FOTOGRAFIA E PROGETTUALITA’”, coordinati dal curatore Denis Curti.
La mostra “Paris, Les logements imaginaires” , con 20 opere in esposizione, racconta interi quartieri parigini (i famosi “arrondissements “) condensati, rispecchiati e ricomposti in differenti geometrie caleidospiche, che stimolano lo spettatore ad alzare lo sguardo verso una possibile via di fuga, da una centralità affascinante e spiazzante al tempo stesso. Un’architettura simbolica e immaginaria, ma estremamente concreta nel suo significato profondo, dove, l’aspetto sociale e urbanistico della città, si fondono in un inaspettato mandala tutto da esplorare.
“ La complessità della metropoli” spiega Davide Riccardo Weber “ è un punto di partenza che mai è stato sottovalutato nel condurre l’analisi che ha portato alla definizione delle immagini prodotte, le quali sono tuttavia frutto, oltre che di statistiche e dati, anche di una conoscenza e di un particolare sentimento per la città che nessun numero può rendere e che non si può semplicemente descrivere in termini matematici. E la trasmissione di questa passeggiata attraverso la città, compone un unicum con le statistiche prodotte di tutto ciò che ho cercato di inserire nel progetto che qui viene presentato.”
“Le varietà delle parti architettoniche dei diversi quartieri e le loro sostanziali differenze” aggiunge Denis Curti “hanno reso possibile la generazione di venti immagini uniche, ognuna delle quali propria dell’arrondissement che rappresenta, con ricchi dettagli e tasselli architettonici che delineano paradossi strutturali capaci di ricordare i disegni impossibili e simili a labirinti di Maurits Cornelis Escher.”
“Oggi, i venti arrondissements che comprendono la città di Parigi sono una bolla di cristallo incastonata nel mezzo di una conurbazione sempre più gigantesca” fa notare lo scrittore Giuliano da Empoli “nella quale i progetti faraonici del Grand Paris – intere città che nascono dal nulla dandosi arie da boomtown cinesi – non fanno altro che rafforzare la pressione sul centro, anziché allentarla com’era nelle intenzioni dei loro promotori cartesiani. Tutto questo e molto altro ancora Davide Weber ce lo mostra con un approccio che è allo stesso tempo artistico e cognitivo, basato sulla poesia delle immagini e sull’inesorabilità dei numeri”
Davide Riccardo Weber lavora a Parigi come fotografo freelance dal 2012, anno in cui ha conseguito il Master in Fotogiornalismo presso lo Spéos Paris Photographic Institute. Nelle sue fotografie insegue tre tematiche principali: i conflitti sociali, l’ambiente metropolitano in cui si trova a vivere e tutto quel paesaggio in decadenza della vita quotidiana dalle più alte note della religione in crisi ai più umili dettagli dei rifiuti da riciclare.
Negli anni espone diversi progetti, tra i quali Essence de Paris, Part 1 e Essence de Paris, Part 2, Frailty e Vue de Photographes; 4 mois contre la loi travail, tra Venezia, Parigi e Torino.
Nel 2020 entra a far parte del collettivo di fotogiornalisti Hans Lucas.
Lo spazio STILL è più di una galleria d’arte, è un laboratorio di pensiero, un’organizzazione fluida e leggera, capace di ascoltare bisogni ed esigenze degli artisti, del pubblico e dei clienti, per costruire risposte di narrazione contemporanea. STILL infatti sa spaziare dall’organizzazione di mostre, eventi e festival, alla progettazione editoriale dedicata a libri e cataloghi d’arte; dalle produzioni fotografiche e video, alle masterclass e diversi eventi didattici e formativi, fino ai notevoli progetti come STILLYoung rivolto ai fotografi emergenti o L.E.G., piattaforma creata appositamente per agevolare l’avvicinamento al mondo del collezionismo fotografico.
Al suo interno un prestigioso BOOK SHOP dedicato all’editoria fotografica, dove il visitatore può consultare e acquistare anche rari volumi in prime edizioni.
A oggi STILL ha ospitato oltre 30 mostre, collaborando con importanti autori come Maurizio Galimberti, Massimo Siragusa, Lady Tarin, Francesco Cito e Piero Gemelli