D’azzurro rosso e argento. Il linguaggio dell’araldica e lo stipo dei Wolkenstein
La mostra, curata da Walter Landi, si svilupperà in due sezioni, la prima dedicata alla storia di Castel Trostburg. La seconda sezione sarà riservata interamente allo stipo e alle sue caratteristiche uniche.
Comunicato stampa
Da anni di proprietà del Castello del Buonconsiglio – Musei e collezioni provinciali della Provincia autonoma di Trento, la collezione dei conti Wolkenstein-Trostburg è costituita da un’importante quadreria, con opere d’arte e mobilio che vanno dai primi del Seicento a fine Ottocento.
Fra i mobili spicca un interessante stipo risalente al 1610 circa, la cui rilevanza storica e storico-artistica è data dalla grande varietà di stemmi che ne adornano le ante e i cassetti, facendone uno dei testimoni più interessanti dell’autocoscienza familiare della nobiltà del tempo. La mostra, curata da Walter Landi, si svilupperà in due sezioni.
La prima dedicata alla storia di Castel Trostburg, soprattutto in merito agli ampliamenti e agli ammodernamenti apportati dal conte Engelhard Dietrich e alla storia familiare dei conti Wolkenstein-Trostburg fino all’epoca di Engelhard Dietrich e di sua moglie Ursula, con un breve sguardo agli sviluppi successivi.
La seconda sezione sarà riservata interamente allo stipo e alle sue caratteristiche uniche, strettamente connesse agli interessi della coppia anche dal punto di vista dell’araldica e della storia familiare.