Debora Hirsh – Plantalia
Per la prima volta Arte e Scienza insieme a Villa Bernasconi in una fusione di Pittura, Botanica e Intelligenza Artificiale: temi capaci di intercettare pubblici tra loro molto diversi.
Comunicato stampa
Per la prima volta Arte e Scienza insieme a Villa Bernasconi in una fusione di Pittura, Botanica e Intelligenza Artificiale: temi capaci di intercettare pubblici tra loro molto diversi.
Le opere proposte sono il frutto del lavoro di Debora Hirsch, artista di livello internazionale che affianca alla perizia di pittrice una formazione di ingegnere gestionale.
In questa esposizione Hirsch invita a varcare la soglia tra tangibile e digitale, effimero ed eterno, offrendo un commento visivo sull'intersezione tra natura e tecnologia.
A partire dalla pittura sviluppata su tela l’artista dialogando con moduli di AI trasferisce le immagini così ottenute di piante in via di estinzione in blockchain.
La fusione magistrale di pittura, coding e AI, evoca l'affascinante resurrezione di tesori botanici attualmente in pericolo.
PLANTALIA prevede la presenza di due cicli di opere. PLANT e FIRMAMENTO.
PLANT è il risultato di un processo che vede l’artista dipingere i suoi soggetti quindi fotografare le se tele e inserirle in Stable diffusion, modello di apprendimento artificiale utile a generare immagini dettagliate che permetteranno in seguito all’artista di ottenere animazioni dove appaiono piante, cornici, paesaggi, dettagli architettonici e piccoli uccelli monolitici
Si tratta di un’estetica coerente con la ricerca pittorica portata avanti nella serie FIRMAMENTO dove i temi sviluppati hanno a che fare tanto con il mondo della botanica che con quello dell’architettura e del design.
Ma ciò che eleva l'opera di Hirsch a livelli trascendenti è il suo passo audace nel regno del digitale: la blockchain.
Qui i suoi ritratti botanici trovano rifugio, guadagnando un'esistenza virtuale eterna attraverso la registrazione effettuata utilizzando un contratto proprietario decentralizzato (Manifold). È in questo modo che soggetti rappresentati divengono eterei guardiani della memoria, testimoniando il precipizio su cui ci troviamo.
Nel complesso PLANTALIA è una toccante allegoria della fragile rete di biodiversità che sta al centro dell’ecosistema di cui tutti facciamo parte.
Quella di Villa Bernasconi è la terza tappa di un percorso iniziato al Museo di Santa Maria della Scala a Siena, proseguito al Museo botanico della stessa città, poi giunto presso la Boccanera Gallery di Trento.
L’esposizione di Villa Bernasconi è l’unica ad oggi a proporre contemporaneamente animazioni diffuse attraverso display e pittura su tela. Per Villa Bernasconi in particolare, l’artista, stimolata nella ricerca dal curatore Aldo Premoli, ha individuato due piante della zona lariana attualmente in via di estinzione, che verranno affiancate da altre specie provenienti dal Sud Africa e dalla Florida