Declinazioni di Comunità – Timo Bredenberg

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DELLE SCIENZE - MUSEO NAZIONALE PREISTORICO ETNOGRAFICO PIGORINI
Piazza Guglielmo Marconi 14, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
09/04/2015

ore 16

Artisti
Timo Bredenberg
Curatori
Emanuele Rinaldo Meschini
Generi
arte contemporanea, personale

Con la mostra Virtual Community dell’artista finlandese Timo Bredenberg (Tampere, 1984) si inaugura negli spazi del Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” la prima parte del progetto Declinazioni di Comunità, ideato e curato da Emanuele Rinaldo Meschini nell’ambito del bando Torno Subito promosso dalla Regione Lazio.

Comunicato stampa

Con la mostra Virtual Community dell'artista finlandese Timo Bredenberg (Tampere, 1984) si inaugura negli spazi del Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” la prima parte del progetto Declinazioni di Comunità, ideato e curato da Emanuele Rinaldo Meschini nell'ambito del bando Torno Subito promosso dalla Regione Lazio.
Declinazioni di Comunità propone un programma di arte contemporanea basato sulla ricerca tra arte e comunità in relazione e in dialogo con le collezioni etnografiche e preistoriche del Museo e si pone come naturale prosecuzione e sviluppo di quanto realizzato dapprima in Germania, a Berlino (Declination of Community. Part I-II, ZK/U, Zentrum für Kunst und Urbanistik) e successivamente a Roma (Declination of Community. Part III, Centro Documentazione Artistica Luigi Di Sarro).
Virtual Community, dal 9 al 30 aprile 2015, realizzata in collaborazione con Maria Stella Bottai, è la prima personale italiana dell'artista finlandese Timo Bredenberg il cui lavoro analizza il rapporto tra comunità virtuale e comunità reale/tribale. Un video gioco interattivo, I,Cloud e tre video (Sparta, Empire, Control) dialogano con differenti elementi delle collezioni etnografiche. I video indagano tematiche quali bullismo, violenza, rappresentazione del potere e di come esse siano allo stesso tempo causa ed effetto dei comportamenti virtuali. La mostra si sviluppa come un percorso “etno-artistico” dove alla curiosità ed allo studio dell'altro culturale viene aggiunta la visualizzazione dell’altro digitale.