Del fuoco ( e) dell’arte
Il racconto della mostra si dipana all’interno del Minimuseo: una torre che non è una “turris eburnea”, un arrocco, ma una torre di avvistamento di idee e invenzioni creative, che prendono oggi la forma di un cerchio di parole scritte nella cenere, di bruciature su tela, colori, parole in versi e volti sfregiati
Comunicato stampa
Del fuoco ( e) dell’arte
La mostra
a cura di Nicola Maria Spagnoli e Guido Pensato
12 artisti italiani: Michele Carmellino, Antonio Di Michele, Francesco Paolo Giuliani, Nicola Liberatore, Nelli Maffia, Matteo Manduzio, Guido Pensato, Nick Petruccelli, Enzo Ruggiero, Antonio Pio Saracino, Nicola Maria Spagnoli e Michele Tancredi.
Il racconto della mostra si dipana all’interno del Minimuseo: una torre che non è una “turris eburnea”, un arrocco, ma una torre di avvistamento di idee e invenzioni creative, che prendono oggi la forma di un cerchio di parole scritte nella cenere, di bruciature su tela, colori, parole in versi e volti sfregiati; di trine e faville di luce, di carbonizzazioni e plastica contorta; di legni bruciati e incisi, semi vitali, e pagine annerite e scomparse; di legni fiammeggianti, fiamme fuggitive e preziosi racconti di carte e uomini e fede.
la performance
L’asciugapanni e il braciere: il Prometeo della tradizione popolare che imprigiona e addomestica il fuoco, ne cattura il calore per togliere il gelo dalle case, dalle ossa, dalle vesti, dai cuori. E chiama a raccolta e al racconto. Un asciugapanni gigantesco in piazza: per raccogliere segni, oggetti, parole, storie: che chi vorrà porterà via o lascerà al loro destino: il fuoco. Non per distruggere, ma per rinnovare un patto: nuovi incontri, nuovi segni, nuove parole, nuove storie