Della Carezza
Per una settimana lo Spazio Punch ospita una collettiva di 9 giovani artisti provenienti dallo IUAV. Ad accomunare le opere in mostra è il loro essere momenti di ricerche tuttora in corso, interpretate come declinazioni diverse del concetto operativo di Carezza.
Comunicato stampa
della Carezza
Studi sull'invasione priva di brama di possesso
Spazio Punch - Giudecca
1 - 7 marzo 2012
vernissage mercoledì 29 febbraio 2012, dalle ore 18:30
Per una settimana lo Spazio Punch ospita una collettiva di 9 giovani artisti provenienti dallo IUAV. Ad accomunare le opere in mostra è il loro essere momenti di ricerche tuttora in corso, interpretate come declinazioni diverse del concetto operativo di Carezza.
Il titolo della Carezza si avvale di una forma tipica della dissertazione filosofica per sottolineare la natura esplorativa della mostra, che si propone come una panoramica di indagini diverse, il cui denominatore comune abbiamo trovato nel concetto di Carezza, nelle sue molteplici declinazioni.
della Carezza mutua una nozione comunemente propria dell'etica (Bauman) e della filosofia erotica (Levinas) ed attua un cortocircuito tra questa e la pratica artistica, tra il gesto della mano che accarezza l'Altro e il dialogo che l'artista instaura con la materia.
La caratteristica della mano che accarezza è l'ambivalenza: invade l'Altro, lo viola, ma non lo stringe, non lo "afferra" mai, resta aperta e ne segue la forma del corpo. Poiché necessita dell'Altro, pur riconoscendone l'inaccessibilità, non è un piano di svelamento ma di esplorazione costante.
I lavori esposti sono quindi ricerche tuttora in corso, che in alcuni casi sono state presentate nello stadio progettuale in cui si trovano, rispettando la loro natura di premesse, mentre in altri hanno portato all'installazione di un'opera compiuta, prodotto di un percorso artistico più maturo e consolidato.
Gli artisti in mostra saranno: Cecilia Borettaz, Roberta Busechian, Alessandra Bucchi, Alessia Cargnelli, Serena Luce, Gioele Peressini, Sofia Silva, Caterina Sokota, Spela Volcic.
A cura di Lucrezia Calabrò.