Democracia – Enjoy the collapse
Mostra «Enjoy the collapse» del collettivo Democracia, un progetto espositivo che si articola attraverso diverse forme d’azione volte a far performare il corpo sociale in spazi pubblici, come mezzi espressivi.
Comunicato stampa
Prosegue presso Spazio Murat a Bari il Focus sull'Arte Contemporanea, tassello prezioso della decima edizione del Bari International Gender Festival diretto da Miki Gorizia e Tita Tummillo, ideato e curato dell'artista Pamela Diamante, in coproduzione con Spazio Murat, che porta per il terzo anno consecutivo un approfondimento sui movimenti artistici più importanti del panorama internazionale contemporaneo, come il collettivo Democracia - fondato a Madrid nel 1970 da Ivàn Lòpez e Pablo España - che focalizza la sua produzione artistica sulla comunità, il dissenso e il conflitto.
Il Focus accoglie la mostra «Enjoy the collapse» del collettivo Democracia, un progetto espositivo che si articola attraverso diverse forme d’azione volte a far performare il corpo sociale in spazi pubblici, come mezzi espressivi.
È il caso di «Order», opera video strutturata in tre atti come un dramma lirico e vede in «Act I, Eat the rich/Kill the poor» la partecipazione dei New Black Panther di Houston in una manifestazione armata in cui esibiscono una serie di slogan come costruzione poetica.
L’opera «Welfare State», invece, documenta e rielabora la demolizione di El Salobral, la più grande bidonville europea che si sviluppava a sud di Madrid, in cui come in un grande show il pubblico istiga le ruspe alla totale distruzione. All'interno del percorso espositivo, si trova anche il libro «Contra la Democracia» scritto sotto il nome di Grupos Anarquistas Coordinados in cui si fa un'analisi della democrazia come espressione del sistema di dominio; il possesso di questo libro è considerato dall'Audiencia Nacional spagnola un indizio di appartenenza a un'organizzazione terroristica.
Oltre ai lavori presentati da Democracia, la mostra include un'opera video dell'artista spagnola Núria Güell, la cui presenza arricchisce il discorso espositivo, offrendo una prospettiva critica che dialoga con la complessità delle tematiche affrontate, in particolare attraverso l’intersezione tra genere e resistenza sociale. Güell, amplia il campo della riflessione attraverso una decostruzione delle convenzioni sociali e politiche che regolano i rapporti di potere.
Democracia, attivo dal 2006 e derivato dalla precedente esperienza del collettivo El Perro (1989-2006), esplora l'interazione tra arte e sfera pubblica attraverso pratiche che disarticolano le strutture del potere, rivelandone le fragilità e contraddizioni intrinseche. La loro estetica, orientata strategicamente alla discontinuità e alla riappropriazione, è uno strumento che politicizza lo spazio pubblico, trasformandolo in un campo di forze dinamiche in cui emergono nuove configurazioni di relazione e modalità inedite di partecipazione collettiva. Attraverso un impiego strategico della propaganda come dispositivo critico, le azioni di Democracia decostruiscono il discorso egemonico, rivelando l’influenza crescente del simulacro nella vita quotidiana. La realtà appare così filtrata e ricostruita, aprendo a nuove riflessioni sulla veridicità e sulle dinamiche di controllo che si impongono nello spazio sociale contemporaneo.
La mostra sarà visitabile fino al 24 novembre, dal martedì al sabato (dalle 10 alle 20), ingresso a 3 euro (botteghino di Spazio Murat). Ingresso gratuito per i possessori di abbonamento BIG X o della card Amici di Spazio Murat. Info: 080.205.58.56.