Dentro il paesaggio. Arte del ‘900 nella Basilicata interna
L’iniziativa è dedicata all’arte del ‘900 in Basilicata, con particolare riferimento a un’area in cui paesaggio, borghi e luoghi della cultura dialogano in modo sincretico e originale.
Comunicato stampa
L’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, in collaborazione con l’Associazione Lucana Firenze, e in occasione della Settimana Lucana - VI Edizione: Radici e Percorsi organizzata nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2022, con il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze, è lieta di annunciare l’esposizione Dentro il paesaggio. Arte del ‘900 nella Basilicata interna, a cura di Antonello Tolve, che sarà inaugurata l’11 settembre 2022 (ore 18:00) nei prestigiosi spazi di Palazzo Medici Riccardi, ingresso di via de’ Ginori n. 14.
L’iniziativa è dedicata all’arte del ‘900 in Basilicata, con particolare riferimento a un’area in cui paesaggio, borghi e luoghi della cultura dialogano in modo sincretico e originale. A dispetto della sua marginalità geografica, la Lucania ha espresso un peculiare magnetismo nei confronti di artisti e intellettuali del secolo scorso i quali, forse proprio per questa sua dimensione “remota”, si sono lasciati contaminare da una bellezza espressiva ancora oggi percepibile e viva.
Viene presentato un quadrilatero di importanti luoghi dell’arte che già nel 2017, sotto l’acronimo ACAMM, aveva dato vita al prestigioso Sistema dei Musei e dei Beni Culturali di Aliano, Castronuovo Sant’Andrea, Moliterno e Montemurro, una cintura culturale volta a rafforzare le sinergie sul territorio lucano, in particolare nell’area della Val d’Agri – Pollino dove questi quattro paesi creano, appunto, una quadrangolazione luminosa per proporre al viaggiatore un entusiasmante e indimenticabile percorso nel cuore di due parchi nazionali (il Parco Nazionale del Pollino e il Parco dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese). La mostra Dentro il paesaggio. Arte del ‘900 nella Basilicata interna è un compatto itinerario creativo tra opere, figure, nomi del Novecento lucano e di molti altri attori che in Basilicata hanno vissuto, viaggiato, lavorato con passione e ragione.
Divisa in quattro aree, ognuna legata ai musei di un paese, per Aliano il Museo Paul Russotto e la Pinacoteca Carlo Levi, per Castronuovo Sant’Andrea il MIG – Museo Internazionale della Grafica, per Moliterno il MAM – Musei Aiello e per Montemurro la Fondazione Leonardo Sinisgalli, l’esposizione raccoglie una selezione di 116 opere di artisti nazionali e internazionali, a cui si sommano 18 libri d’artista dell’Arco Edizioni d’Arte – Edizioni Vanni Scheiwiller - Edizioni della Cometa, datati 1974-1998 e dedicati all’arte, alla cultura e al paesaggio della Basilicata: Rocco Scotellaro / Luigi Guerricchio, Roberto Linzalone / Assadour, Alfredo Panzini / Edo Janich, Cesare Brandi / Nino Ricci, Mario Trufelli / José Ortega, Mario La Cava / Mauro Masi, Albino Pierro / Mino Maccari, Leonardo Sinisgalli / Franca Ghitti, Alfonso Gatto / Mino Maccari, Libero De Libero / Giulio Turcato, Luigi Bartolini / Pietr Herel, Giuseppe Ungaretti / Arnoldo Ciarrocchi, Gabriella Drudi / Jorg Neitzert, Benedetto Croce / Roberto Almagno, Nicola Chiaromonte / Aldo Galli, Antonio Baldini / Lorenzo Guerrini, Domenico Rea / Ernesto Porcari.
Ci sono, in mostra, opere di artisti nati in Basilicata – tra questi Leonardo Sinisgalli, Riccardo Dalisi, Luigi Guerricchio, Mauro Masi, Antonio Masini, Gaetano Pompa, Giacinto Cerone – e di artisti che alla Basilicata hanno dedicato la loro passione creativa come Carla Accardi, Assadour, Kengiro Azuma, Pietro Consagra, Lucio Del Pezzo, Henri Goetz, Carlo Lorenzetti, Mino Maccari, Fausto Melotti, Giulia Napoleone, José Ortega, Antonietta Raphaël, Toti Scialoja, Guido Strazza, Giulio Turcato e Lucio Venna, che hanno lavorato immergendosi nel paesaggio, in un ambiente vitale che può essere compreso soltanto all’interno del suo mondo e della sua storia.
“Matera e la sua traiettoria nella cultura italiana del Novecento – afferma il direttore dell’APT Basilicata, Antonio Nicoletti – rappresentano solo una parte, quella più nota, del rapporto tra Basilicata e arte contemporanea. Proporre al pubblico di Firenze questo racconto ancora per molti versi inedito è un invito alla scoperta di luoghi in cui arte e paesaggio si compongono in un’armonia sorprendente; un invito al viaggio, alla ricerca di emozioni custodite nel cuore di una delle regioni più accoglienti del mondo”.
Oltre alle opere, nei locali della mostra sarà esposta un’installazione interattiva dedicata ai parchi e alle risorse naturalistiche e ambientali della Basilicata.