Devendra Banhart – New Works
Saranno presentate alcune serie di opere inedite in cui l’artista ha utilizzato tecniche e supporti diversi, ed in cui possiamo scorgere l’evoluzione del suo percorso artistico dell’ultimo periodo.
Comunicato stampa
Sabato 19 luglio 2014 alle ore 18,30 la Galleria Mazzoli di Modena inaugura la seconda mostra personale di Devendra Banhart.
Saranno presentate alcune serie di opere inedite in cui l'artista ha utilizzato tecniche e supporti diversi, ed in cui possiamo scorgere l'evoluzione del suo percorso artistico dell'ultimo periodo.
Nelle opere in mostra troviamo la serie delle “sfingi” dove il motivo ricorrente delle opere è appunto l'essere mitologico con la testa umana ed il corpo leonino, simbolo protettivo dell'antico Egitto, guardiano della soglia proibita dell'al di là e rappresentazione del potere e dell'enigma anche nell'antica Grecia.
Le monocromatiche “sfingi” di Devendra, tutte realizzate a inchiostro su una carta vintage dal sapore nostalgico, appaiono come spazi chiusi all'interno dei quali nascono e si sviluppano racconti o si ripetono intrecci di linee, figure e forme, simboli che a volte diventano rappresentazioni fantastiche e visionarie, con alcuni segni che sembrano richiamare le pitture rupestri.
La ripetizione di alcuni motivi appare quasi come la rappresentazione grafica di nenie che ritroviamo anche nelle sue canzoni e sottolineano lo stretto legame nell'artista tra musica
e arte.
Un altro tema che l'artista affronta è quello della natura morta, una serie in cui Devendra interpreta questo genere artistico utilizzando una diversa tecnica, colori a olio su carta, che gli permette di sperimentare numerose variazioni cromatiche.
In mostra vi sono inoltre inedite opere astratte su tavola e carta.
NOTE BIOGRAFICHE
Devendra Banhart è nato a Houston in Texas nel 1981. Vive e lavora a New York
Il nome Devendra è sinonimo di Indra, il re degli Dei indù, ed è stato suggerito ai suoi genitori da un mistico indiano.
Ha trascorso la sua infanzia a Caracas in Venezuela e negli anni '90 si è poi trasferito in California dove ha iniziato a studiare musica. Nel 1998 ha iniziato a frequentare il San Francisco Art Institute, ma in seguito la passione per la musica lo ha portato a fare concerti in giro per l'Europa e gli Stati Uniti.
Devendra è stato “scoperto” in un locale di Los Angeles da Michael Gira degli Swans, il quale nel 2002 ha prodotto il suo primo album “Oh Me Oh My…” ed alcuni successivi album con l’etichetta Young God Records da lui fondata. Nel 2004 incide due album gemelli “Nino Rojo” e "Rejoicing in the hands”, sempre per la Young God Records. Il 2005 è l’anno di “Cripple Crow” che, rispetto ai precedenti album, presenta una maggiore ricchezza di arrangiamenti. Ed è anche l'anno della collaborazione con Antony and the Johnsons all'album 'I Am a Bird Now'.
Il 2006 è l'anno della sua prima mostra personale presso la Galleria Mazzoli a Modena.
Nell’autunno del 2007 esce l'album “Smokey Rolls Down Thunder Canyon”, la cui canzone "Lover" fa parte della colonna sonora del film 'Nick e Norah' (2008) di Peter Sollett, che comprende un cameo di Devendra.
Nel 2009 esce l'album 'What Will Be', lodato dal Rolling Stone come “la cosa migliore che abbia mai fatto”
Nel 2012 è uscito il suo ottavo album in studio, 'Mala', il primo con l'etichetta Nonesuch Records, nel quale lui e il suo chitarrista Noah Georgeson hanno suonato personalmente la maggior parte degli strumenti, utilizzando materiale preso in prestito e un registratore vintage.
Devendra ha scritto la prefazione e appare nel libro di fotografie di Lauren Dukoff.
Ha scritto l'introduzione ad una selezione di poesie di Kenneth Patchen.
Tra le collaborazioni musicali spiccano inoltre quelle con Yoko Ono, Beck, Tarantula AD, Rodrigo Amarante dei Los Hermanos, Os Mutantes, Swans e Vetiver.
Si è esibito con Gilberto Gil e Cateano Veloso e ha fatto parte del concerto curato da David Byrne per la Carnegie Hall.
Artista a tutto tondo, musicista, cantautore, artista visivo, i disegni di Banhart − spesso enigmatici, minuziosamente eseguiti – sono stati esposti nelle gallerie, fiere e musei di tutto il mondo, incluse la Art Basel Contemporary Art Fair di Miami, il San Francisco Museum of Modern Art, dove i suoi disegni sono stati esposti di fianco a quelli di Paul Klee, il Palais des Beaux-Arts di Bruxelles e il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, l'Astrup Fearnley Museum of Modern Art di Oslo, ARCO Madrid, la Galleria Andrew Roth a New York, la Galleria Jack Hanley a San Francisco.
Ha personalmente disegnato le copertine e gli interni della maggior parte dei suoi album e nel 2011 ha ricevuto una candidatura ai Grammy per l’artwork e il packaging da lui curati per 'What Will Be'.