Dialoghi sull’architettura
Per la seconda volta la collezione del Fondo Regionale per l’Arte Contemporanea della Regione Piemonte è in mostra alla Fondazione Pistoletto dove da quest’anno il FRAC ha la sua sede permanente di conservazione, deposito ed esposizione. In quest’occasione si sono volute combinare le finalità divulgative della collezione con gli apparati didattici di Cittadellarte. Le opere selezionate intessono un insieme di relazioni e riflessioni sul tema dell’architettura, dell’urbanistica e del modo in cui proiettano sentimenti e significati sugli spazi pubblici.
Comunicato stampa
L’istituzione nel 2007 del FRAC Piemonte, sulla scia dei Fondi regionali per l’arte contemporanea istituiti in Francia per regolare l’intervento dello Stato nell’arte contemporanea e per stimolare il processo di democratizzazione delle arti visive, rappresenta una scelta unica ed innovativa che pone la Regione Piemonte all’avanguardia in Italia nelle politiche culturali di sostegno all’arte contemporanea.
Il Fondo è finalizzato all’acquisto di opere di giovani artisti internazionali da selezionare nell’ambito di Artissima, la fiera internazionale d’arte contemporanea di Torino. Le opere sono scelte da un comitato di tre curatori internazionali.
Le finalità della collezione sono in primo luogo didattiche e culturali e sono mirate a far conoscere al pubblico, ed in particolar modo alle giovani generazioni, le nuove tendenze e le ultime ricerche nel campo della cultura visiva attraverso la realizzazione di mostre ed una intensa attività didattica, volta a rendere accessibile il lavoro degli artisti così come le dinamiche strutturali interne al sistema dell’arte.
La collezione comprende ad oggi 38 opere di 34 artisti.
Dialoghi sull’Architettura
Mostra della Collezione FRAC Piemonte
a cura di Francesco Manacorda
Opere di: Lara Almarcegui, Armando Andrade Tudela, Giorgio Andreotta Calò, Attila Csörgö, Gintaras Didžiapetris, Ian Kiaer, Gyan Panchal, Bojan Sarcevic, Oscar Tuazon, Ignacio Uriarte, Chu Yun
Per la seconda volta la collezione del Fondo Regionale per l’Arte Contemporanea della Regione Piemonte è in mostra alla Fondazione Pistoletto dove da quest’anno il FRAC ha la sua sede permanente di conservazione, deposito ed esposizione. In quest’occasione si sono volute combinare le finalità divulgative della collezione con gli apparati didattici di Cittadellarte. Le opere selezionate intessono un insieme di relazioni e riflessioni sul tema dell’architettura, dell’urbanistica e del modo in cui proiettano sentimenti e significati sugli spazi pubblici.
La mostra verrà allestita in due sale adiacenti, la prima delle quali sarà vuota al momento dell’inaugurazione proprio per consentire agli artisti che prendono parte alla residenza estiva della Fondazione Pistoletto di dialogare, per tutta la durata della rassegna, con le opere esposte, installando i loro lavori o lavori di altri artisti, architetti o designer che rispondano o si interroghino sul progetto proposto dal gruppo di opere del FRAC.
I temi prescelti spaziano dalla scultura che fa uso del modello architettonico in scala, alle analisi sul modo di concepire lo spazio urbano in contrapposizione a quello naturale, alle rappresentazioni non figurative della città fino alle domande sulle implicazioni politiche e sociali che certe architetture mettono in atto. Alcuni artisti guardano allo spazio costruito e a come noi rispondiamo ad un progetto urbanistico cambiandolo con le nostre azioni, altri registrano gli aspetti formali che costituiscono il carattere tridimensionale dello spazio in cui insceniamo la negoziazione sociale della dimensione pubblica.
Speriamo che i temi e le riflessioni tratti dai lavori in mostra possano invadere anche lo spazio lasciato vuoto per gli artisti residenti ai quali è offerta la possibilità di rielaborarli e trasformarli. Questa modalità espositiva aperta permette di intessere un dialogo continuo tra un’ipotesi interpretativa iniziale e le tematiche che affrontano nella loro esperienza a Biella i giovani artisti. Lo spazio inoltre sarà sempre aperto al pubblico che potrà cogliere l’elemento dinamico della prima sala in continuo flusso. Si tratta di un luogo a metà strada tra studio e spazio espositivo dove testare idee e intuizioni non ancora definite o aperte al feedback altrui e a nuove interrelazioni. Gli artisti potranno proporre opere non finite, cambiarle in dialogo con le altre trasformando lo spazio espositivo tradizionale in uno spazio performativo che muta nel tempo in continua conversazione con le opere del FRAC. Lo spazio ospiterà anche l’esposizione finale dei lavori dei residenti in autunno che offrirà l’occasione per riflettere sul complesso percorso di ricerca che avrà avuto luogo durante tutto il periodo della mostra.
Francesco Manacorda