Dialogo. Azab nelle sale della Gipsoteca Giulio Monteverde di Bistagno

Informazioni Evento

Luogo
GIPSOTECA GIULIO MONTEVERDE
corso Carlo Testa, 3 - 15012 , Bistagno, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Sabato, domenica e festivi 10,30-12,30 15,00-18,00
Da lunedì a venerdì su prenotazione

Vernissage
30/09/2018

ore 18

Patrocini

Evento organizzato da Comune di Bistagno e Fondazione Matrice
con il sostegno di Regione Piemonte e Fondazione CRT
in collaborazione con Il Fondaco di Bra e Via del Sale e nell'ambito di Festival Identità e Territorio – La Valle Bormida si Espone

Artisti
Alessia Zuccarello, Alessandra Barilla
Curatori
Marco Enrico Giacomelli, Silvana Peira, Chiara A. Lanzi
Generi
arte contemporanea, presentazione

La Gipsoteca Giulio Monteverde di Bistagno (AL) organizza un DIALOGO tra la sua collezione permanente e l’arte contemporanea, fissandone i contenuti e le immagini in forma di catalogo.

Comunicato stampa

La Gipsoteca Giulio Monteverde di Bistagno (AL) organizza un DIALOGO tra la sua collezione permanente e l'arte contemporanea, fissandone i contenuti e le immagini in forma di catalogo.

Il DIALOGO - ampliando la proposta espositiva della Via del Sale che quest'anno, alla sua 10a edizione, ha portato in 10 luoghi della Valle Bormida 10 installazioni d'arte contemporanea - si svolge tra i modelli in gesso dello scultore ottocentesco Giulio Monteverde e le videoinstallazioni, i frame e le fotografie di AZAB (acronimo dietro cui si celano le artiste torinesi Alessia Zuccarello e Alessandra Barilla).

AZAB, con il proprio lavoro, esprime l’esigenza di relazionarsi, facendo prima di tutto relazionare diversi ambiti artistici come la videoarte, la danza e la musica: capita quindi – come scrive il curatore Marco Enrico Giacomelli – che "la danzatrice assuma le vesti della regista, mentre la videoartista performa; capita che l’una racconti e l’altra coreografi. Per dar vita a un processo di indagine interiore dal titolo Finalmente non sono qualcuno".
Le "interazioni viventi" dei corpi delle due artiste - continua Giacomelli - riescono a "restituire sangue e polpa, vita e animalità, anche alle figure congelate di Monteverde" intessendo "senza alcuna forzatura" un dialogo "proficuo per lui e per loro, per AZAB e per Monteverde, e per le loro rispettive opere".

Per la Gipsoteca di Bistagno si tratta della terza edizione di un progetto espositivo a cadenza annuale, con cui si intende dare una scossa di vitalità alle valenze storico-artistiche del museo, partendo dal presupposto che il patrimonio culturale – oltre alla messa in atto delle necessarie azioni di studio e ricerca rivolte al “passato” - necessita di specifiche attenzioni per renderlo fruibile adeguatamente al “presente”, di scelte capaci di attualizzarlo e attribuirgli significati nel quotidiano, di chiavi narrative e interpretative sempre rinnovate, di forze che possano stimolare creatività e processi partecipativi e identitari.