Dialogo sensoriale tra arte e cucina sulla sostenibilità
Gli ospiti del ristorante Casa Vicina, vivranno un’esperienza sensoriale straordinaria che unisce la raffinatezza del cibo, racchiusa in un esclusivo antipasto a tema, all’eleganza delle opere della linea SELENE che verranno esposte come in una vera e propria galleria d’arte.
Comunicato stampa
In occasione della trentesima edizione di Artissima, lo chef stellato Claudio Vicina e l’art designer Roberta Verteramo lanciano il progetto “Dialogo sensoriale, tra arte e cucina, sulla sostenibilità” che mette in luce il rapporto sinergico tra i due mondi.
Dal 3 al 5 novembre gli ospiti del ristorante Casa Vicina, vivranno un'esperienza sensoriale straordinaria che unisce la raffinatezza del cibo, racchiusa in un esclusivo antipasto a tema, all’eleganza delle opere della linea SELENE che verranno esposte come in una vera e propria galleria d’arte.
Da sempre la famiglia Vicina considera l’arte come un mondo affine a quello della cucina. In entrambi sono fondamentali la ricerca e la selezione delle materie prime, lo studio delle forme e delle consistenze, la capacità di dare vita ad un concetto con estro e accuratezza. Che sia in cucina o all’interno di un laboratorio se vi è creatività, passione e voglia di sperimentare, l’opera avrà sempre una storia da raccontare.
“Nel corso degli anni abbiamo instaurato significativi rapporti di collaborazione e amicizia con artisti di fama nazionale e internazionale tra cui Nicola Bolla, Ugo Nespolo, Fiorella Pierobon e Carla Cecere. Quest’estate, grazie a Pierangelo De Poli, resp. del reparto Home di Green Pea, abbiamo conosciuto Roberta Verteramo con la quale ci siamo successivamente rivisti per confrontarci sul tema della sostenibilità e di come agire, nel concreto, ognuno nel proprio ambito lavorativo. Dall’incontro è nata questa nuova iniziativa.” commenta Claudio Vicina.
“Adoro l'idea della sinergia artistica in termini di contaminazione e interconnessione tra le diverse forme di espressione creativa. Per questo ritengo che la scultura possa trovare il suo posto anche nella cucina. Ne ho avuto la conferma dal dialogo con lo chef Claudio Vicina dal quale è emersa la passione travolgente che ci caratterizza per il nostro lavoro, per la creatività e per la sperimentazione. Allora ci siamo chiesti: perché non contaminare due forme d’arte?” aggiunge Roberta Verteramo. “Il dialogo ci ha portato a pensare ad una mostra che fonde l'arte visiva e l'arte culinaria in un'esperienza sensoriale straordinaria attraverso un’immersione nell’eleganza, nella raffinatezza: senza troppi pretesti, anzi in una forma minimalista. Il nostro punto di convergenza è la sostenibilità, un concetto che abbraccia la responsabilità di limitare gli sprechi e di utilizzare materie prime che rispettino l'ambiente in un ciclo produttivo eco-friendly.” conclude l’art designer.
Da questa commistione di idee e passioni è nato anche un nuovo piatto “Selene” che racchiude sia il senso estetico delle opere della Linea SELENE (serie dedicata alla dea della Luna, che attraverso i materiali e le lavorazioni, evoca il forte legame e influsso con il pianeta Terra) di Roberta Verteramo sia la capacità dello chef di nobilitare le materie prime della tradizione popolare. “Selene” verrà inserito nel menù del ristorante Casa Vicina dal 3 al 5 di novembre.
“In linea con l’idea di dare nuova vita e valorizzare i materiali “di scarto o meno nobili”, siamo partiti da una materia povera, i fegatini di pollo, e li abbiamo arricchiti come lavorazione aggiungendo la parte grassa così da ottenere un paté ricco e gustoso al pari di un fegato grasso tradizionale. Successivamente, lo abbiamo impreziosito con delle nocciole IGP Piemonte e ricreato l’effetto curvo con riflessi di lamelle di tartufo nero. La forma si ispira e riprende l’opera SELENE bowls dalla quale trae anche il nome.” precisa lo chef.
Il 3 novembre, inoltre, Roberta Verteramo sarà presente alla cena di apertura del progetto dando possibilità agli ospiti di approfondire la sua visione artistica rappresentata nelle opere esposte “In generale nel mio lavoro e in particolare su questa serie, la ricerca è focalizzata sull’equilibrio tra l’elemento geometrico e quello organico, tra le superficie organiche e quelle lucide e fluide. La dualità che è nello stesso materiale, ma che costituisce la stessa forma. In Selene, il metallo traforato evoca l’azione erosiva del mare e l’influenza della luna sulle maree, conducendo a una riflessione sulla forza intangibile della natura e invitando lo spettatore a percepirla.” illustra Roberta Verteramo.