Diamond – A Ruina resurrexit
In linea con la vocazione del Museo di Roma in Trastevere, che da sempre pone grande attenzione ai fenomeni artistici contemporanei e ai diversi linguaggi che si inseriscono nel contesto urbano, la mostra è un’occasione per scoprire ed apprezzare la progettualità che caratterizza il lavoro di Diamond, street artist affermato sulla scena romana ed internazionale, attivo fin dagli anni Novanta.
Comunicato stampa
Il Museo di Roma in Trastevere ospiterà a partire dal 29 maggio fino al 7 luglio, la mostra dell’artista Diamond “A Ruina resurrexit” promossa da Roma Capitale Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura e la curatela di Elena Paloscia.
In linea con la vocazione del Museo di Roma in Trastevere, che da sempre pone grande attenzione ai fenomeni artistici contemporanei e ai diversi linguaggi che si inseriscono nel contesto urbano, la mostra è un’occasione per scoprire ed apprezzare la progettualità che caratterizza il lavoro di Diamond, street artist affermato sulla scena romana ed internazionale, attivo fin dagli anni Novanta.
Dall’esordio come writer sono passati molti anni e, seppure l’esperienza in strada sia ancora oggi parte integrante del suo lavoro, il suo profilo artistico si definisce sempre più nella sua complessità sfuggendo a definizioni univoche.
Animato da un’incredibile vis creativa che lo porta ad esplorare stili e tecniche differenti, ha solide radici culturali ed una grande maestria tecnica che si evincono, nei progetti outdoor, nelle opere presentate in galleria e nei lavori in mostra.
Il percorso negli spazi museali prevede l’esposizione di 11 tavole originali create nel 2010 per il libro “Roma Omnia Vincit”, editore Drago, 9 fotografie dei luoghi della città in cui l’artista è intervenuto con poster tratti dai disegni originali, infine sarà presente materiale di documentazione della fase progettuale, tra cui schizzi, disegni preparatori, stencil, ecc., che consentono di comprendere in dettaglio le fasi di realizzazione delle tavole.
I tratti distintivi del lavoro di Diamond saranno evidenziati dall’esposizione: la passione per il Simbolismo e per la Secessione viennese, la cultura Street, il disegno giapponese e il fumetto.
Nell’armonia complessiva delle immagini, gli elementi dissonanti ed estranei contribuiscono a sollecitare la curiosità visiva ed intellettiva dell’osservatore, coinvolto in una sorta di rebus in cui la Capitale è elemento centrale.
La città di Roma è infatti qui protagonista assoluta, non solo per le citazioni iconografiche, e per le iscrizioni latine da cui le opere traggono il titolo, ma anche per i luoghi scelti per gli interventi in strada, luoghi spesso dimenticati, nascosti o palesemente abbandonati e deteriorati cui restituire vita, nella migliore tradizione street, proprio attraverso un’arte accessibile a tutti.
La natura effimera degli interventi fa sì che molti di essi non esistano più e le fotografie in mostra oltre ad avere di per sé un particolare fascino, restano testimonianza del loro transito nel contesto urbano.
In occasione dell’inaugurazione, alle ore 18.30 l’artista realizzerà un live painting nel cortile interno del museo.