Diana Debord – Dreamland

  • AMANTES

Informazioni Evento

Luogo
AMANTES
Via Principe Amedeo 38/A, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì/sabato ore 18.00/1.30

Vernissage
17/10/2012

ore 19

Contatti
Sito web: http://www.debored.it
Artisti
Diana Debord
Curatori
Cristina Trivellin
Generi
fotografia, personale

Diana è una sognatrice. È la prima cosa che ho pensato quando ho visto le sue fotografie e quando poi ci siamo conosciute; ma non sapevo che i sogni fossero una parte così importante della sua vita. Dietro i grandi occhi scuri di questa ragazza nata nel 1984, fotografa autodidatta, si trova un mondo di sogni, di fiabe, di speranze.

Comunicato stampa

Per il progetto IMMAGINARCI l'Amantes ospita l'artista novarese Diana Debord con il suo progetto DREAMLAND.
A cura di Cristina Trivellin.

Dicono di Diana Debord:

Diana è una sognatrice. È la prima cosa che ho pensato quando ho visto le sue fotografie e quando poi ci siamo conosciute; ma non sapevo che i sogni fossero una parte così importante della sua vita. Dietro i grandi occhi scuri di questa ragazza nata nel 1984, fotografa autodidatta, si trova un mondo di sogni, di fiabe, di speranze.
Conoscere Diana è come trovare la chiave del giardino segreto di Burnett o attraversare il tunnel con Alice e il Bianconiglio. Non a caso ho scelto due riferimenti letterari, in quanto i libri sono una delle sue maggiori fonti di ispirazione. Carroll, Sylvia Plath, Edgar Allan Poe, Shakespeare costituiscono un enorme stimolo creativo per Diana, facendo scaturire in lei immagini che poi diventano fotografie e che portano chi osserva verso la sua sensazione originaria. Gli scatti sono quindi frutto di concetti, di riflessioni; si producono prima nella sua mente e si realizzano attraverso un processo di ricerca: di luoghi, di luci, di oggetti e di colori, il tutto teso a ricreare l'atmosfera sognata.
La donna, sia in forma di ritratti che autoritratti, è mostrata nei suoi aspetti più delicati, romantici, eterei, quasi malinconici. È spesso circondata da elementi naturali - caratteristica tipica delle fiabe - come gatti, farfalle, carpe, rose e poi il verde: il verde brillante che è il suo colore preferito e che “invade” la scena fino quasi a farsi respirare.

- Anna Mola

Temi eccentrici, semplici, stralunati e sghembi: la fotografia di Diana Debord si connota per essere riconoscibile in un maremagnum spesso solcato da troppi velieri.
I filoni più apprezzabili e curiosi sono gli autoritratti, nei quali vengono evocate oniriche citazioni ad Edgar Allan Poe o alla shakespeariana vicenda di Ofelia. Il concetto di donna che Diana Debord vuole raccontare è un universo molteplice, dalle mille sfaccettature, dove la personalità e le specificità della singola persona vengono riabilitate e reinterpretate a scapito della fisicità, dell’essere semplice oggetto da immortalare. Donne femministe ma non antisessuali, fragili bambine, infantili sognatrici, ritratti impreziositi dalla sapiente valorizzazione del colore, lontani anni luce dai facili espedienti per spopolare sul web e ottenere un pronto consenso.

- Roberto Conti