Dickon Drury – If The Sea Was Whiskey
Con questa nuova serie di dipinti pensati per la galleria Frutta, Drury presenta la sua visione di un mondo pastorale idilliaco.
Comunicato stampa
Frutta è lieta di presentare la prima mostra personale in Italia del pittore inglese Dickon Drury.
Con questa nuova serie di dipinti pensati per la galleria Frutta, Drury presenta la sua visione di un mondo pastorale idilliaco.
Un gruppo di vibranti e colorati dipinti ad olio ci invita ad entrare in questo reame immaginario e bucolico. Ci troviamo in una terra simile all’Arcadia della Mitologia Greca. Un piacevole giardino non ancora rovinato dai costumi della civilità moderna. Qui, siamo liberi di vagare attraverso i morbidi ondeggianti pascoli, di pescare nelle generose acque e di mangiare e nutrirci dai rigogliosi alberi da frutto. Durante il giorno, un sole a mezz’asta illumina le acque cristalline e le praterie gioiello, e al calar della notte il il cielo si fa terso e le stelle brillano. Persino il pericolo di un vulcano in eruzione si sfuma in un meraviglioso spettacolo pirotecnico. Possiamo considerare questo un mondo di confine fatto di caravan, ombre e uccelli sottomarini alla maniera di ‘Cockaigne’, un immaginario regno estremamente lussuoso, la cui origine risale all’Europa medievale. Si può ammirare nelle raffigurazioni del pittore olandese Pieter Bruegel il Vecchio, per ritrovarlo poi successivamente nel poema medievale ‘The Land of Cockaigne’.
Ci sono fiumi grandi e divini
Di olii e latte, miele e vini;
Qui L'acqua ha scarso impiego,
per il bucato ed il paesaggio.
Il frutto è perfetto oltre ogni misura
Tutto è gioia e goduria.
The Kildare Lyrics, inclusi in Land of Cockaigne
Una rivisitazione in chiave moderna del concetto di Cockaigne si trova nelle parole del 'Big Rock Candy Mountain' di Harry McClintock. La canzone descrive l'idea del pardiso di un senzatetto, in cui c'è ‘un lago di stufato e di whisky' e dove 'le galline depongono uova à la coque'. Si tratta di un idealismo largamente diffuso nella musica popolare inglese e blues americana, e il titolo della mostra «SE IL MARE FOSSE WHISKEY» è tratto dall’omonima canzone del 1947 di Willie Dixon. Con strofe stringate, il contenuto della canzone dichiara:
Se il mare fosse whisky e io un'anatra immersa
Se il mare fosse whisky e io un'anatra immersa
Avrei raggiunto il fondo e non so se sarei riemersa
Se il mare fosse whisky, Willie Dixon