Didattica Aperta – Christian Caliandro
Continua il ciclo d’incontri di Didattica Aperta presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia, in questo nuovo appuntamento, Christian Caliandro, critico e storico dell’arte contemporanea, condurrà gli studenti in un percorso d’indagine inedito lungo le tappe dell’arte del XXI secolo.
Comunicato stampa
Lunedì 18 aprile 2016, ore 10:30
Accademia di Belle Arti di Foggia/ Aula magna
Continua il ciclo d’incontri di Didattica Aperta presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia, in questo nuovo appuntamento, Christian Caliandro, critico e storico dell’arte contemporanea, condurrà gli studenti in un percorso d’indagine inedito lungo le tappe dell’arte del XXI secolo.
Attraverso questi appunti e queste note, cercheremo di tracciare una prima descrizione dei concetti-chiave e dei valori emergenti che danno forma a questo inizio di secolo in relazione all'immaginario artistico e culturale. Per il momento: crescita organica, costante; cura per gli altri, per le cose e per la memoria; costruzione paziente e laboriosa di comunità; mentalità collaborativa (la fraternità); responsabilità e disposizione ‘morale’ verso l'arte e la creatività; una differente percezione del tempo e della storia, decisamente orientata al futuro; attenzione al territorio, al contesto di riferimento; la “singolarità”, infine, intesa come intelligenza collettiva animata.
E dal punto di vista delle arti visive, quali sono i riflessi? Come cambia lo statuto – e persino l’apparenza – dell’opera d’arte nel XXI secolo? Per far fronte a uno scenario del genere, le opere significative del XXI per costituzione non sono propriamente tali – piuttosto, sono elementi che all’interno della mostra compongono una narrazione, un mood, un’atmosfera. Segnano, cioè, una temperatura. Possiedono una natura mobile, mutevole, transitoria, e volentieri tendono alla condizione di “non-più-opere”; sono piuttosto stati.
Christian Caliandro (1979) è storico dell’arte contemporanea, studioso di storia culturale ed esperto di politiche culturali. È membro del comitato scientifico di Symbola Fondazione per le Qualità italiane. Nel 2006 ha vinto la prima edizione del Premio MAXXI-Darc per la critica d’arte contemporanea italiana. Ha pubblicato La trasformazione delle immagini. L’inizio del postmoderno tra arte, cinema e teoria, 1977-’83 (Mondadori Electa 2008), Italia Reloaded. Ripartire con la cultura (Il Mulino 2011, con Pier Luigi Sacco) e Italia Revolution. Rinascere con la cultura (Bompiani 2013). Dal 2004 al 2011 ha curato su “Exibart” le rubriche inteoria e essai; dal 2011 cura su “Artribune” le rubriche Inpratica e Cinema. Collabora inoltre regolarmente con “minima&moralia”, “La Gazzetta del Mezzogiorno”, “Linkiesta”, “alfabeta2”, “Scenari”; ha scritto articoli per i quotidiani “Il Fatto Quotidiano” e “Il Corriere del Mezzogiorno”, e per le riviste “Domus” e “Inside”. Ha curato inoltre mostre personali (tra cui quelle degli artisti Michael Bevilacqua, Pesce Khete, Ward Shelley, Nina Surel, Antonio De Pascale, oltre al progetto artistico Taranto Opera Viva di Alessandro Bulgini) e collettive, tra cui: The Idea of Realism // L’idea del realismo (2013, con Carl D’Alvia), Concrete Ghost // Fantasma concreto (2014) - entrambe parte del progetto “Cinque Mostre” presso l’American Academy in Rome; Amalassunta Collaudi. Dieci artisti e Licini presso la Galleria d’Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno (2014); Sironi-Burri: un dialogo italiano (1940-1958) presso lo spazio CUBO (Centro Unipol Bologna, 2015); RIFTS_Abate, Angelini, Veres (Artcore, Bari 2015).
L'evento è a cura della Cattedra di Decorazione e Decorazione Arte Ambientale.
Coordinamento: prof. Giuseppe Teofilo
Coordinamento per Didattica Aperta: prof. Antonio Foti
L’evento è aperto a tutti. Possono partecipare anche uditori esterni.
Credit per l'immagine: Robert Venturi e Denise Scott-Brown, Learning from Las Vegas (1968), courtesy of Venturi Scott-Brown and Associates Inc.