Die Furlani-Gobbi Sammlung
Per Die Furlani-Gobbi Sammlung il gesto di appropriazione di un contesto pubblico ha necessariamente un carattere invasivo, che il duo di artisti non vuole imporre.
Comunicato stampa
DIE FURLANI-GOBBI SAMMLUNG
Nel vuoto del vaso sta il senso dell’uso
a cura di / curated by Giulia Gelmini e Federica Torgano
20.06.2018 → 31.07.2018
OPENING Wednesday June 20, 2018 //
INAUGURAZIONE mercoledì 20 giugno 2018
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Ciò che rimane di Casa Corio è il portico d'ingresso, due mura e la pavimentazione, oggi circondati da un piccolo giardino: ruderi che diventano immaginario scenografico di un intervento artistico presentato all'interno di Current, situato nel cortile di fronte. Numerosi vuoti e mancanze della struttura, testimonianze di un passato lontano, si fanno matrice di un pensiero sulla monumentalità e sugli effetti di un intervento nello spazio collettivo. Per Die Furlani-Gobbi Sammlung il gesto di appropriazione di un contesto pubblico ha necessariamente un carattere invasivo, che il duo di artisti non vuole imporre. Dunque il loro lavoro occupa lo spazio progetto, negando quello esterno. Ribaltando quelle che erano le prerogative originarie del concept, gli artisti rendono Casa Corio una miniatura, un contenitore di utopie portatili, in dialogo con il project space Current. Il primo un luogo della comunità, esposto agli agenti della natura e segnato dall'azione del tempo e dell'uomo, il secondo un territorio protetto, neutrale, in cui tutto è permesso. Ed è proprio in quest'ultimo che il monumento a Vittorio Bottego viene scomposto, riposizionato e ripensato sia nei materiali che nei suoi riferimenti al passato coloniale italiano. La celebrativa e ingombrante statua della città parmense viene adeguata allo spazio privato di Current, negando quello di Casa Corio che si ritrova ad esistere solo come possibilità installativa. Una scenografia in potenza. Nel vuoto del vaso sta il senso dell'uso.
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Marco Furlani e Jonathan Gobbi collaborano da diversi anni, ma solo nel 2015 (in seguito ad un viaggio a Tenerife alla ricerca di Euphorbie) iniziano un progetto il cui punto di partenza è la figura di Alexander von Humboldt. Da qui si snoda un percorso che tocca diversi aspetti della loro relazione con la natura e l'esplorazione: il diario di viaggio, l'idea di misurazione, la rappresentazione della natura, il collezionismo. Nel tempo il progetto arriva a comprende anche il rapporto tra natura ed "esotismo", interrogandosi sull'idea di display della collezione, sui concetti di colonialismo, memoria e monumento. Die Furlani-Gobbi Sammlung, il nome con cui il duo chiama ogni esposizione dei propri lavori, è esso stesso un modo per definirsi più come "collezionisti" che come "artisti". Anche la presenza ripetuta di oggetti o frasi in diverse mostre è da leggere come una volontà di esplorazione, in cui la Sammlung diventa un modo per osservare e catalogare la natura attorno a loro. La Sammlung è una conversazione attorno a un progetto che non sarà mai, un saggio anti-celebrativo a proposito degli artisti stessi e di altre figure più illustri.
Ad oggi "Die Furlani-Gobbi Sammlung" è stata ospitata da: Anonima Kunsthalle, Ti Faccio Sapere Dai, Varese, 2018, VIR-Viafarini In Residence, Milan, 2017, Land(e)scape Festival, Palermo, 2017, Külhaus, Berlin, 2017, plllla plllla - maybe plants platform, ATZ, Milan, 2016.
[english version]
The remains of Casa Corio are the entrance portico, two walls and the paving, surrounded today by a small garden: ruins that become an imaginary scenography of an intervention presented inside Current, located on the opposite side of the street. A series of voids and missing parts of the structure, memento of a distant past, are thus the matrix of a reflection on monumentality and on the intervention in the public space. In Die Furlani-Gobbi Sammlung’s opinion, the appropriation of a public context has an inescapable invasive nature, which the artist duo does not want to impose. Therefore their work is installed in the project space, denying the external one. Overturning what was the original concept, the artists transform Casa Corio in a miniature, a container of portable utopias, in dialogue with the space of Current. The first is a place of the community, exposed to weather and the action of time and man, the latter a protected, neutral territory in which everything is permitted. And in the latter the monument to Vittorio Bottego is decomposed, repositioned and rethought both in the materials and in its references to the Italian colonial past. The celebrative and cumbersome statue (located in the city of Parma) is adapted to Current’s space, denying Casa Corio’s space which exists only as an installation possibility. A potential setting. In the void of the vase lies the sense of use.
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Marco Furlani and Jonathan Gobbi have been collaborating for several years, but only in 2015 (following a trip to Tenerife in search of Euphorbie) they founded an artistic project together, with the figure of Alexander von Humboldt as a starting point. They developed from that a research through different aspects of their relationship with nature and exploration: the travel diary, the idea of measurement, the representation of nature, the act of collecting. The project also came to include the relationship between nature and "exoticism", questioning the idea of display of the collection, the concepts of colonialism, memory and monument. Die Furlani-Gobbi Sammlung, the name with which the duo calls each exhibition of their work, is a way to define themselves more "collectors" than "artists". The repeated use of objects or sentences in different exhibitions is to be read as a desire for exploration as well, and the Sammlung becomes a way to observe and catalog the nature around them. Sammlung is a conversation around a project that will never be, an anti-celebrative essay about the artists themselves and other more illustrious figures.
To date "Die Furlani-Gobbi Sammlung" has been hosted by: Anonima Kunsthalle, Ti Faccio Sapere Dai, Varese, 2018, VIR-Viafarini In Residence, Milan, 2017, Land (e) scape Festival, Palermo, 2017, Külhaus, Berlin, 2017, plllla plllla - maybe plants platform, ATZ, Milan, 2016.
https://bonpland.cargocollective.com/
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CURRENT è una piattaforma creata da artisti e curatori. Ha base in uno spazio indipendente a Milano dove sperimentare ed esporre le forme contemporanee di creazione, aperto alla collaborazione con altri progetti italiani e internazionali.
CURRENT is a platform started by artists and curators. It is based in an independent space in Milan, a place for experimentation and exhibition of contemporary forms of creation. and is open to collaborations with other Italian and international artistic projects.