Materia sonica 01. I supporti delle opere, Mater I e II, diventano veri e propri strumenti percussivi a livello fisico, sonoro e anche virtuale: durante la performance d’inaugurazione, infatti, l’intensita’ dell’esecuzione interverra’ in maniera decisa nella manipolazione dal vivo delle videoproiezioni.
Comunicato stampa
L’allestimento attuale delle opere di Dies_ è il risultato di un fissaggio su supporto fisico e virtuale delle recenti esperienze performative e di ricerca personale nel vasto campo, non del tutto esplorato e sempre fertile di nuove suggestioni, che è quello del rapporto tra suono e materia. Questa tematica si pone senza soluzione di continuità rispetto a quella della precedente esposizione tenutasi alla Fabbrica Borroni nel 2010 (Sinergie, bipersonale con Fabio Weik curata da Fiordalice Sette). In quel caso il territorio indagato era quello del magnetismo inteso dal punto di vista visivo; ora, l’aura che teneva in sospensione i corpi delle opere precedenti assume un connotato che si sviluppa anche nella dimensione temporale, richiedendo in maniera sinestetica l’intervento percettivo delle sensazioni uditive del visitatore.
Lo scontro audiovisivo tra la materia e i suoni viene affrontato da molteplici punti vista, a partire da quello del semplice riferimento come fonte di suggestione compositiva oppure come risultato di un processo “Cimatico”, un lavoro pittorico senza intervento diretto dell’autore, dove le molecole di pigmento vengono disposte nello spazio dalle onde di pressione sonora (serie Materia Sonica). I supporti delle opere, Mater I e II, diventano veri e propri strumenti percussivi a livello fisico, sonoro e anche virtuale: durante la performance d’inaugurazione, infatti, l’intensità dell’esecuzione interverrà in maniera decisa nella manipolazione dal vivo delle videoproiezioni, che avranno come soggetto le opere stesse in una rivisitazione temporale nella quale assumeranno una vita propria, evanescente ed opposta a quella materica da cui provengono.