Diffusa. Vestire i luoghi
Una mostra diffusa racconta le specificità di Carpi, fulcro di uno tra i più importanti distretti tessili italiani. Grazie alle installazioni ambientali di Giuseppe De Mattia, Teresa Giannico, Francesco Pedrini e Fabio Sandri, poste in quattro luoghi simbolo della città.
Comunicato stampa
DIFFUSA vestire i luoghi
4 installazioni nel centro storico
Giuseppe De Mattia
Teresa Giannico
Francesco Pedrini
Fabio Sandri
a cura di Luca Panaro
28 maggio - 18 settembre 2016
Centro storico di Carpi
Inaugurazione sabato 28 maggio ore 18
Cortile d’onore di Palazzo dei Pio
Una mostra “diffusa” che si sviluppa attraverso installazioni originali progettate da quattro artisti contemporanei per relazionarsi ad altrettanti siti del centro storico di Carpi. Le opere prodotte nascono per dare corpo a forme espressive diverse e si costituiscono di grandi stampe collocate nel contesto urbano, dispositivi per la visione d’immagini, sculture di medie e piccole dimensioni, architetture temporanee. Le installazioni sono originate dal contatto degli artisti con i luoghi scelti, con lo scopo di catturare aspetti tipici del territorio e intercettare un pubblico più vasto rispetto a quello che abitualmente frequenta i luoghi d’arte. Alcune di queste opere hanno un rimando anche all’interno del percorso didattico dei Musei di Palazzo dei Pio, la suggestione dell’arte rimanda all’approfondimento scientifico.
OPERE
Giuseppe De Mattia “Madri”
Portico Lungo (tutti i giorni ore 0-24)
Durante un lungo periodo di ricerca l’artista ha soffermato la sua attenzione sulle matrici in legno custodite in una grande teca nella sala della Xilografia dei Musei di Palazzo dei Pio. Oggi le matrici sono come madri che non possono più generare dopo avere svolto quella funzione per lungo tempo. L’installazione esterna funziona come una finestra sulla stanza del museo che ospita questo patrimonio storico, dove l’autore permette agli oggetti di legno di stampare nuovamente, riproducendo il loro segno su materiali e superfici differenti: una lastra tipografica moderna e un abito femminile da lavoro.
Teresa Giannico “The Peepshow”
Cortile d’onore di Palazzo dei Pio (tutti i giorni ore 10-19)
Partendo da immagini d’archivio rinvenute al Centro di Ricerca Etnografica, l’artista ha indagato ambienti domestici in cui le cucitrici svolgevano attività lavorativa a domicilio. Sono gli spazi e gli oggetti che caratterizzano questi luoghi a interessare l’autrice, che decide di ricostruire minuziosamente tramite collage per evocarne l’atmosfera più che il ricordo. Queste nuove suggestioni prendono vita tramite il Mutoscopio, un dispositivo dove le immagini sono disposte attorno a una ruota mossa da una manovella, e lo spettatore, attraverso una piccola finestra, può vedere e governare l’animazione.
Francesco Pedrini “Planetes (errante)”
Torre della Sagra (sabato ore 15-19, domenica ore 10-13 e 15-19, dal 28 giugno al 30 agosto anche martedì sera ore 21-24)
Opera di collocazione degli otto pianeti del sistema solare nel tessuto urbano cittadino, rispettando dimensioni e distanze in scala metrica. L’artista permette al visitatore di compiere una vera esperienza della lontananza, favorendo al tempo stesso la ricerca degli oggetti scultorei che raffigurano Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Il Sole, centro dell’installazione, è il punto di partenza di questo percorso, dall’alto della torre campanaria indica la direzione emanando luce. Gli altri pianeti sono collocati in otto luoghi della città fino a una distanza di 2,5 km.
Fabio Sandri “Passaggio fotosensibile”
Area verde di San Rocco (tutti i giorni ore 0-24)
L’artista si relaziona con l’opera permanente di Gianni Colombo intitolata “Architettura caco- goniometrica-entrexit” (1981-1989). Mediante l’alterazione degli archi e del camminamento, Colombo ha mutato la percezione dello spazio e l’orientamento del fruitore. Allo stesso modo, Sandri favorisce un’esperienza sensoriale grazie a una nuova porta d’accesso all’area verde. Due strutture in legno, una ritmata da piani divisori orizzontali, l’altra con un andamento verticale. All’interno, due fogli di carta fotosensibile registrano mese dopo mese le impronte generate dall’attraversamento e dalla permanenza.
BIOGRAFIE ARTISTI
Giuseppe De Mattia (Bari,1980). Da tempo la sua ricerca è incentrata sull’osservazione, lo studio e il recupero di oggetti destinati a essere buttati; li recupera, li trasforma, li fotografa o li filma donando una nuova vita e un nuovo senso. Il suo lavoro tende a salvare ciò che è generato dal passaggio del tempo, come scarto, e di prendersene cura. Questa pratica contraddistingue il suo lavoro come artista singolo o nel duo, con Luca Coclite, “Casa a Mare” (curato da Claudio Musso), in attività da gennaio 2015. La sua ricerca spesso ha radici in archivi filmici come Home Movies (Archivio del Film di Famiglia) di Bologna. Con Home Movies, da diversi anni, sviluppa progetti di ricerca che avvalorano la tesi che ogni film è un archivio fotografico inconsapevole. Tra i suoi strumenti di lavoro c'è la fotografia, il video, l'audio e il disegno. Co-fondatore del duo audio-video “Fake Samoa” con Nico Pasquini. Co-fondatore del collettivo “Casa a Mare” con Luca Coclite e Claudio Musso. Pubblica con Danilo Montanari Editore e Skinnerboox.
Teresa Giannico (Bari, 1985). Ha studiato arti figurative presso l’Accademia di Belle Arti di Bari dove si è laureata nel 2010, specializzandosi in disegno e pittura. La fotografia è stato il primo mezzo che ha usato per filtrare la realtà intorno a se. Col tempo ha sentito l’esigenza di approfondire questa tecnica e nel 2012 si è trasferita a Milano per frequentare il master di fotografia presso la Fondazione Forma. Dopo diversi incontri e nuove esperienze ha trovato l’equilibrio fra queste due discipline e oggi la situazione si è capovolta, infatti guarda molti dipinti per realizzare le sue fotografie. Nel corso degli ultimi anni ha lavorato come assistente di fotografi provenienti da diversi ambiti, ha realizzato piccoli editoriali e insegnato; da circa un anno e mezzo invece ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla sua ricerca personale concentrandosi nella realizzazione di nuove serie e progetti. Ha iniziato a mostrare il suo lavoro al Plat(t)form di Winthertur nel 2015, da cui poi ha le collettive in festival come Fotopub in Slovenia, Circulation(s) a Parigi, Premio Fabbri.
Francesco Pedrini (Bergamo, 1973). Laurea magistrale allo IUAV di Venezia. Docente e coordinatore dell’Accademia di Belle arti di Bergamo. Ha esposto in mostre personali alla Galleria Martano di Torino e alla Galleria Milano e in numerose gallerie e istituzioni a livello internazionale.
“Non c’è motivo per viaggiare è una pratica divenuta inutile, si viaggia per rivedere non per vedere. L’unico motivo che rende un viaggio sensato è andare a verificare che il colore che abbiamo so- gnato esiste veramente. Un vero sognatore è uno che va a verificare che il colore sognato è real- mente li.” Pedrini è un ascoltatore del cielo, ricostruisce attrezzi della prima guerra mondiale che sembrano quadri da indossare, protesi assurde per l’ascolto del cielo. Disegna Nebulose e Tornadi, fotografa nuvole nei deserti della Puna argentina e cattura i laser dei telescopi cileni. Il lavoro sta nel dare possibilità ai luoghi e alle storie. Capire, percepire, camminare e trovare qualcosa che valga.
Fabio Sandri (Valdagno, Vicenza, 1964). Si forma presso l’accademia di Belle Arti di Venezia nel laboratorio di Emilio Vedova. Nel 1987 riceve il premio borsa di studio dalla Fondazione Bevilacqua La Masa, dove espone nel 1988 la sua prima personale e nel 1991 espone le sue prime opere realizzate mediante impronta diretta su carta fotosensibile. Da allora la sua ricerca si caratterizza per una concezione scultorea del medium fotografico, indagato nella sua essenza di impronta su supporto fotosensibile a contatto diretto con la materialità dei luoghi o di impronta continua e in divenire temporale. Un punto di vista interno alla corporeità precipitata dell’immagine fotografica. Negli anni recenti ha prodotto cicli di fotogrammi in scala 1:1 di stanze d’abitazione. In altri lavori si sommano le impronte di proiezione di filmati sulla carta fotosensibile in processo aperto di continua impressione a quelle della situazione ambientale. Nelle mostre più recenti l’artista ha realizzato delle opere-dispositivo che, basate sulla registrazione attraverso la carta fotografica emulsionata tenuta al vivo, producono immagini dirette del luogo e del pubblico, in un processo di costruzione continua.
APPUNTAMENTI IN MOSTRA
Cortile d’onore di palazzo dei Pio
Inaugurazione: sabato 28 maggio ore 18
Presentazione del catalogo: giovedì 30 giugno ore 21.30
Visite guidate: domenica 5 giugno ore 18, martedì 12 luglio ore 21.30, martedì 2 agosto ore 21.30, domenica 4 settembre ore 18
SCHEDA TECNICA MOSTRA
Sede: centro storico di Carpi (Portico Lungo, Cortile d’onore di Palazzo dei Pio, Torre della Sagra, Area verde di San Rocco)
Periodo: 28 maggio-18 settembre 2016
Enti promotori : Comune di Carpi, Musei di Palazzo dei Pio, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi
A cura di: Luca Panaro
Coordinamento organizzativo: Manuela Rossi
Segreteria organizzativa: Tania Previdi
Allestimento: Fabio Capiluppi, Paolo Giovanardi, Marco Pantaleoni
Progetto grafico: Fabrizio Ascari (Comune di Carpi)
Comunicazione: CLP Milano, Ufficio stampa Comune di Carpi