Dimensioni/Interiori
Il secondo appuntamento dell’iniziativa “The Art Curator’s Place” diventa lo scenario di “Dimensioni/Interiori” , mostra che vede i due artisti Eva Gerd ed Alessandro Palmigiani tessere, con i loro diversi linguaggi, opere intimiste dirette alla manifestazione dell’interiorità.
Comunicato stampa
The Art Curator’s Place
presenta la mostra vis-à-vis di
Eva Gerd - Alessandro Palmigiani
Dimensioni/Interiori
a cura di Rosetta Gozzini
Si inaugura Giovedì 20 giugno alle ore 19,00 presso The Art Curator’s Place (Associazione Culturale RosArte) la mostra vis-à-vis di Eva Gerde e Alessandro Palmigiani dal titolo Dimensioni/Interiori a cura di Rosetta Gozzini.
Il secondo appuntamento dell’iniziativa “The Art Curator’s Place” diventa lo scenario di “Dimensioni/Interiori” , mostra che vede i due artisti Eva Gerd ed Alessandro Palmigiani tessere, con i loro diversi linguaggi, opere intimiste dirette alla manifestazione dell’interiorità .
L’artista danese presenta per questa mostra una serie d’installazioni composte da diverse opere segniche monocromatiche. Il tratto comune è quel forte legame con la natura che Eva esprime in ogni manifestazione artistica.
Le visioni microcosmiche dell’ artista Danese Eva Gerd dànno vita ad opere grafiche minuziose fatte di trame soffici e lucenti che rimandano a forme biologiche, tratto caratteristico del suo linguaggio.
Eva nei suoi disegni rappresenta vegetali e insetti dai tratti non riconducibili al reale: piante ramificate dalle sembianze arteriose che conducono a cuori pulsanti, insetti con corpi scheletrici su cui riposano stanchi cervelli.
L’artista attraverso queste raffigurazioni rende visibile l’intimità: “l’organo” come interiorità. La Gerd fa affiorare dai simulacri delle nostre viscere la coscienza delle emozioni più recondite: armoniche, lievi ed essenziali, brutali e spaventose.
Le dimensioni che l’artista Alessandro Palmigiani rappresenta nelle sue opere di composizione fotografica sono luoghi primordiali che appartengono all’interiorità umana. Palmigiani è un cercatore che brama il vero, e lo fa viaggiando in luoghi atemporali dove si palesano leggi armoniche universali, ove certi principi regolano in modo euritmico i rapporti fra materia, energia e coscienza.
Difatti, da queste sue ultime opere si desume una forte propensione a narrare la trasformazione planetaria che l'umanità sta attraversando in questo periodo storico: come se l’artista ci inducesse a guardare le visioni dei mistici che ci indicano la strada dell’interiorità per passare oltre i confini dell’ignoto
Il tratto comune che caratterizza la relazione tra i due artisti è dato dal particolare movimento di animazione del mondo interiore: se da un lato, Eva Gert, porta fuori dal corpo umano i suoi organi interni nell’atto di appartenere ad una pianta o ad un insetto, umanizzando così sia la pianta che l’insetto; Alessandro Palmigiani porta gli oggetti inanimati, meccanici e non, dentro il mondo visionario sensibile e fragile dell’anima, conferendo così all’uomo il carattere di un relitto o di una malinconica meteora.