Dinomiti
E’ un affascinante viaggio nella storia della regione dolomitica attraverso i più importanti rinvenimenti fossili. In esposizione, reperti di eccezionale importanza per bellezza, significato scientifico e rarità, accompagnati da informazioni sulla storia dell’evoluzione dei rettili dalle prime tracce durante il Carbonifero-Permiano fino alla scomparsa dei dinosauri alla fine del Cretaceo.
Comunicato stampa
E' un affascinante viaggio nella storia della regione dolomitica attraverso i più importanti rinvenimenti fossili. In esposizione, reperti di eccezionale importanza per bellezza, significato scientifico e rarità, accompagnati da informazioni sulla storia dell’evoluzione dei rettili dalle prime tracce durante il Carbonifero-Permiano fino alla scomparsa dei dinosauri alla fine del Cretaceo.
Fino a trenta anni fa, nessun paleontologo avrebbe mai pensato di poter trovare tracce della presenza di dinosauri nell'area dolomitica e le conoscenze acquisite sino ad allora sulla geologia delle Alpi meridionali raccontavano di ambienti del tutto inadatti a ospitare i grandi e “temibili rettili”.
Oggi, sappiamo invece che una incredibile varietà di rettili terrestri, volanti e marini popolarono, per milioni di anni, le nostre terre e i nostri mari.
Nelle rocce che costituiscono l'ossatura delle Dolomiti sono state infatti scoperte le più antiche orme di anfibi delle Alpi e le più lunghe camminate di dinosauri di tutta Europa, l'eccezionale Tridentinosauro e i più antichi rettili volanti del mondo.
Questi ritrovamenti, assieme a numerosi resti di piante fossili, hanno consentito la ricostruzione dettagliata degli ambienti di vita e dell’evoluzione del clima dalla fine del Paleozoico a tutto il Mesozoico, contribuendo a rendere le Dolomiti un'area chiave per comprensione dei più drammatici eventi della storia della vita sulla Terra.