Dipunta. Fresh picks from the city’s design scene
In mostra una selezione di progetti, nati o rieditati nel 2020, realizzati da designer nati tra gli anni Ottanta e Novanta che raccontano attraverso prodotto, fotografia, grafica e digitale la scena pulsante del design della città.
Comunicato stampa
Una generazione abituata al cambiamento e cresciuta sotto il segno della resilienza: è quella delle donne e degli uomini dai venticinque ai trentacinque anni che, dopo aver vissuto una crisi economica e una epidemia mondiale, continuano ad adattarsi e a reinventarsi, spesso utilizzando come leva proprio la creatività. Dove sono diretti? Che cosa hanno da dire? E, soprattutto, cosa rappresenta questa generazione per la definizione dell’identità del progetto torinese? Sono queste le domande alla base di DIPUNTA. Fresh picks from the city’s design scene, la mostra curata e realizzata dal Circolo del Design di Torino, visitabile dal 18 febbraio al 26 marzo 2021 in via San Francesco da Paola 17, che ospita 7 progetti di 15 designer torinesi tra i 25 e i 35 anni.
Fotografia, illustrazione, prodotto, grafica, animazione, digitale e suono sono i canali scelti da illo, Marta Monge & Kerem Türkyilmaz, Paolo Berra & Christel Martinod, Sélva Creative Studio, Silvia Picari, Testatonda, Tomaso Clavarino & Patrizio Anastasi, i designer selezionati dal Circolo del Design per rappresentare la scena pulsante del design torinese. Nati a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta, i protagonisti di DIPUNTA sono l’emblema di un particolare momento della carriera di un professionista: hanno già costruito e consolidato un passato nel quale si sono distinti per il loro valore, ma contemporaneamente vivono un presente aperto alla libera sperimentazione, investigando temi e approcci che diventano distintivi del loro posizionamento professionale. Tra progetto e ricerca artistica, le produzioni raccontano nuove modalità di interazione e relazione tra l’uomo e ciò che lo circonda – spazio domestico, natura, tecnologia, persone – entrando in dialogo con discipline differenti e mescolando linguaggi ed espressioni, specchio di una generazione in continuo movimento.
Il titolo della mostra – DIPUNTA. Fresh picks from the city’s design scene – richiama le situazioni affrontate di petto, o di punta, con impegno e determinazione. Ma guarda anche a quegli individui che hanno fatto delle loro capacità i loro punti di forza, distinguendosi in un determinato ambiente o per una specifica attività. Partendo da questo presupposto, sono stati quindi scelti designer che in qualche modo hanno avuto la possibilità di emergere sulla scena torinese e che rappresentano un punto di riferimento per la propria generazione.
Tra questi, ad esempio, Sélva Creative Studio, fondato da Andrea Buzzi e Chiara Manchovas e specializzato nella realizzazione di identità visive e progetti grafici, allestimenti indoor con piante ed elementi naturali. Sono loro ad aprire in anteprima la mostra mercoledì 17 febbraio alle 19.45 con la diretta streaming sui canali social del Circolo del Design della loro performance Other Voices, un’opera creata da persone e piante che cooperano alla sua realizzazione attraverso musica, pittura e visual digitali. Other Voices vuole far comprende, con una dimostrazione pratica, cosa si può ottenere quando si creano connessioni inaspettate tra specie e media differenti: ascoltando le voci delle piante e osservandone le peculiarità, infatti, si possono trarre soluzioni più collaborative e meno predatorie nei confronti degli ecosistemi.
I boschi piemontesi, i limiti imposti dal confinamento, l’esplorazione di sé e dell’ambiente naturale caratterizzano BALLAD OF WOODS AND WOUNDS, una raccolta di fotografie e illustrazioni a cura di Tomaso Clavarino & Patrizio Anastasi, che insieme creano un dialogo talmente serrato tra le discipline fino ad arrivare a sovrapporle. BALLAD OF WOODS AND WOUNDS è un flusso di coscienza, un’indagine di luoghi puri vissuti in un periodo di tensione e di spaesamento durante il lockdown in Italia. Una sorta di ballata campestre, dove una quiete quasi malinconica fa da sfondo a una più ampia riflessione sull’essenza stessa della nostra natura.
Marta Monge, designer multidisciplinare, e Kerem Türkyilmaz, graphic designer e coder Svizzero, entrambi provenienti dallo studio TODO, presentano Adocchio, un’installazione interattiva che invita il visitatore a conquistare l'attenzione della macchina. Si tratta di un muro di occhi artificiali, che mostra però caratteristiche inaspettatamente umane: è indisciplinato, si distrae facilmente, si stanca, si appisola. Sta al visitatore destarlo, intrattenerlo e farsi seguire nello spazio.
La product designer Silvia Picari presenta, invece, LoveToys Paradise. Toccando il cielo con un dildo e porta in mostra i suoi sex toys realizzati in legno, una sorta di totem contemporanei da esporre nella quotidianità, con l’obiettivo di contribuire a costruire una cultura positiva del sesso, abbattendo con un’ironia semplice stereotipi e pregiudizi, prendendo parte al dibattito sulla sessualità da un punto di vista ancora insolito per questo argomento, quello del design.
Collezione F4 è il titolo del progetto di Testatonda, studio di progettazione torinese che basa la propria ricerca sull’intuitività dell’eleganza e la pluralità delle sue forme, individuando nelle smagliature e nei particolari difformi il criterio di qualsiasi bellezza possibile. Collezione F4 si compone di sette prodotti complementari, tra cui tavoli e sedie, ottenuti assemblando ventisette singole parti, e sceglie come elemento caratterizzante la tessitura che, in questa occasione, incontra il Velluto di seta de l’Opificio.
Lo studio creativo torinese illo, specializzato in motion design, illustrazione e video in set design, porta in mostra Tarot-o-bot, ovvero un’esperienza online che predice in chiave ironica il futuro del mondo digitale. Reinterpretando i classici tarocchi in chiave creativa, sono stati inseriti all’interno del mazzo personaggi come la Deadline, l’Intern e la Blockchain. Con un click si dà il via all’estrazione di tre Tarocchi differenti che generano una predizione ironica sul futuro del design, dell’arte e della tecnologia.
Studio Grand Hotel è, infine, il progetto di Paolo Berra & Christel Martinod che racconta, attraverso una moltitudine di variazioni sul tema, la progettazione della propria insegna rivelando un’evidente indecisione, che al contempo diventa una dichiarazione di intenti su un nuovo auspicabile concetto di brand identity.
«Il Circolo nella sua mission ha il mettersi al servizio del racconto del territorio, indagando il presente attraverso la cultura del progetto – spiega Sara Fortunati, Direttore del Circolo del Design – e con DIPUNTA abbiamo voluto mettere il focus su quel pezzo della carriera professionale della mediana dei trent’anni che vede, da un lato, una carriera già avviata e, dall’altro, un desiderio di sperimentazione ancora forte. Per la prima volta, abbiamo messo insieme gli esponenti di una scena del design del territorio giovane ma non inesperta, portatrice di un linguaggio fresco ma non ingenuo, capace di mettere in luce temi della contemporaneità in maniera originale. Un rapporto più empatico nei confronti dell’ecosistema, una cultura positiva del sesso, un atteggiamento ironico nei confronti della tecnologia e la capacità di accogliere l’indefinito, l’impreciso, l’incerto, sono i temi dei progetti che abbiamo scelto di raccontare con DIPUNTA».
DIPUNTA. Fresh pick from the city’s design scene apre al pubblico giovedì 18 febbraio alle ore 14.00. Si consiglia la prenotazione telefonica (+39 371 3242750) o via email ([email protected]). L’ingresso è regolamentato in base alle normative vigenti per emergenza Covid-19 ed è riservato ai soci. La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 19.00 fino al 26 marzo 2021. La mostra sarà visitabile in queste date solo qualora la regione Piemonte sia in zona gialla.
Il Circolo del Design è sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo (main partner), Camera di commercio di Torino (partner), con il contributo di Città di Torino, Unione Industriale di Torino e CNA, sponsorizzato da Iren e Reale Mutua Assicurazioni.