Disambigua

Informazioni Evento

Luogo
GADAM - GALLERIA D'ARTE ANTONINO MELI
Via Aluntina, San Marco D'Alunzio, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
23/11/2014

ore 17,30

Generi
arte contemporanea, collettiva

DISAMBIGUA designa il primo appuntamento del Nesimah art group presso la Galleria GADAM, nella quale viene indagato il fenomeno della disambiguazione quale risultanza di differenti immaginari e dialettiche espressive.

Comunicato stampa

DISAMBIGUA opere di Roberto Messina, Giambattista Rosini, Loredana Catania (Nesimah art group) inaugurazione Domenica 23 novembre alle ore 17.30 GADAM galleria d'arte - San Marco d'Alunzio (ME) fino al 28 dicembre - orario apertura 9.00/13.00 - 15.00/19.00 DISAMBIGUA designa il primo appuntamento del Nesimah art group presso la Galleria GADAM, nella quale viene indagato il fenomeno della disambiguazione quale risultanza di differenti immaginari e dialettiche espressive. L'indagine di Roberto Messina ha un sapore misterioso e psicologico, non a caso i suoi corpi scarni, approssimativi e poco colorati, affiorano da superfici buie e lontane da possibili chiarificazioni di luogo e identità, seppur tangibili. Le sue epifanie si svolgono talvolta al chiuso, talvolta in luoghi aperti, ma in entrambi i casi non è mai possibile avere una certa e definitiva analisi dell'accadimento, proprio perché i suoi sono corpi-metafora e le loro gesta svolte in una sorta di palcoscenico sociale. Vivo e inanimato si interfacciano scambiandosi vicendevolmente le loro funzioni. I personaggi di Giambattista Rosini, molto vicini al modello iconografico lowbrow, incarnano un immaginario postbellico; creature suburbane che cercano riscatto tra la fatica del loro esistere e la lotta per la loro accettazione, in una società imperniata sul modello dell'efficienza e dell'inquadramento sociale e dove in nessun caso riescono a riceverne una collocazione di categoria. Rosini ci fa riflettere sul possibile e onnipresente rischio di un mondo nuclearizzato e sempre più vicino a una gabbia tecnocratica. Loredana Catania ci propone invece il silenzioso lamento di corpi cristallini e dallo splendido incarnato, ma fragili e interfacciati a suppellettili atti a far proseguire la loro esistenza, senza che quest'ultima riesca a indicare loro una definita collocazione. Sono creature solitarie e languide, nostalgiche e rassegnate verso una bolla temporale in sospensione che non appartiene a nessun mondo di cui abbiamo esperienza e parametro, ma che paradossalmente costringono a interrogarci sul nostro futuro in questo pianeta.