Disegni veneti del Settecento della Fondazione Cini
Dalla raccolta Fiocco proviene la gran parte dei fogli selezionati per questa mostra, presentata nei rinnovati spazi del secondo piano di Palazzo Cini: primo di una serie di appuntamenti espositivi volti a valorizzare e far conoscere al grande pubblico le ricche raccolte d’arte della Fondazione.
Comunicato stampa
Nel 1962 l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini si arricchì, grazie alla munificenza di Vittorio Cini e all’accorta politica culturale del direttore Giuseppe Fiocco, di un cospicuo patrimonio grafico: una collezione che rafforzava gli intenti primigeni di costituire presso la Fondazione un osservatorio di studio e valorizzazione sul disegno antico. Attraverso una serie d’importanti acquisizioni, si costituì il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, le cui dotazioni si ampliarono negli anni seguenti grazie a numerosi lasciti e acquisti. Il rilievo dato in particolare al disegno veneto, che nel frattempo una serie di mostre, divenute poi celebri, andava indagando e approfondendo, con l’esposizione presso la Fondazione Cini di raccolte pubbliche e private di tutto il mondo, era stato determinato da una delle acquisizioni di maggior pregio: i 484 fogli già appartenuti a Giuseppe Fiocco, tra i quali si contano capolavori di Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Francesco Guardi, Piazzetta, Pellegrini, Canaletto e un nutrito gruppo di disegni autografi e di bottega di Giambattista Pittoni.
Dalla raccolta Fiocco proviene la gran parte dei fogli selezionati per questa mostra, presentata nei rinnovati spazi del secondo piano di Palazzo Cini: primo di una serie di appuntamenti espositivi volti a valorizzare e far conoscere al grande pubblico le ricche raccolte d’arte della Fondazione.
A impreziosire la mostra, gemma tra le gemme, un prestito d’eccezione dal Musée Jacquemart-André di Parigi: una magnifica gouache di Francesco Guardi raffigurante uno dei suoi bellissimi scorci veneziani di fantasia.