DisobbediResistere
L’allestimento intende raccontare l’esperienza degli Imi – gli Internati militari italiani – i soldati catturati dall’esercito tedesco e deportati nei campi di prigionia in Germania dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, quando le forze armate italiane sono state lasciate senza ordini e direttive.
Comunicato stampa
La mostra
L’allestimento intende raccontare l’esperienza degli Imi - gli Internati militari italiani - i soldati catturati dall’esercito tedesco e deportati nei campi di prigionia in Germania dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, quando le forze armate italiane sono state lasciate senza ordini e direttive. Sui circa 800.000 militari imprigionati, 600.000 si sono rifiutati di aderire alla Repubblica sociale italiana e di continuare la guerra al fianco del suo alleato nazista: la loro disobbedienza è un’altra forma di Resistenza.
In ombra per decenni, le vicende degli Imi vengono riproposte nella mostra a partire da quanto è custodito dall’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, dall’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti e dall’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini.
Si tratta di una selezione di documenti originali che rappresentano una significativa testimonianza della prigionia e della Resistenza e invitano a riflettere sul rapporto tra passato e presente.
Un racconto in soggettiva, tratto da fondi personali, che permette di illuminare gli aspetti centrali di una storia complessa. Per chi volesse approfondire gli archivi degli istituti conservano una documentazione cospicua sul tema.
Il percorso espositivo prevede l’alternarsi di oggetti originali appartenuti ai militari internati nei campi alla riproduzione di documenti (lettere, disegni, pagine di diario, volantini) che testimoniano le condizioni della prigionia, le difficoltà del quotidiano, la durezza del lavoro coatto, e restituiscono una capacità di resistenza che passa attraverso le risorse interiori.
Nella saletta proiezione è disponibile un video, appositamente realizzato da Ancr in occasione della mostra, che ripercorre la vicenda degli Imi attraverso le testimonianze dirette dei sopravvissuti raccolte una ventina di anni fa e rimontate qui con la cornice storica di Bruno Maida (Università di Torino).
Il percorso di visita presenta supporti realizzati in simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa, la pratica clinica che aiuta le persone con disturbi della comunicazione e fragilità di linguaggio a compiere in autonomia alcune esperienze, facilitando la comprensione delle informazioni e la partecipazione. Il Polo del ‘900, in collaborazione con Fondazione Paideia, ha avviato la costruzione di un contesto culturale inclusivo.
Sono previste visite guidate e attività didattiche per le scolaresche, prenotabili al seguente link https://forms.gle/5QP8yiUtGhjNp9zW7
Inoltre sono previsti alcuni eventi collegati, tra cui un seminario e una proiezione.
La mostra DisobbedireResistere. Gli Internati militari italiani si inserisce nel ciclo di iniziative ideate dagli enti del Polo del ‘900, con il coordinamento di Istoreto, per ricordare l’ottantesimo anniversario dell’inizio della Resistenza. Un programma triennale, nel quale a ogni anno è assegnata una parola chiave. “Disobbedire” è la parola che accompagna il 2023, a partire dalle scelte che, dopo l’8 settembre 1943, danno origine alla Resistenza.