Disobbedisco. La Rivoluzione di d’Annunzio a Fiume 1919-1920
Arriva a Trieste, al Salone degli Incanti, un’inedita mostra
sulla Rivoluzione di d’Annunzio a Fiume.
Comunicato stampa
Il 12 luglio 2019 apre a Trieste negli spazi del Salone degli Incanti la mostra “Disobbedisco. La Rivoluzione di d'Annunzio a Fiume 1919-1920”.
L'esposizione, a cura di Giordano Bruno Guerri – Presidente de Il Vittoriale degli Italiani –, è il primo grande evento di un intenso programma di appuntamenti per celebrare il Centenario dell’Impresa fiumana guidata da Gabriele d’Annunzio nel biennio 1919-1920.
La mostra, promossa dal Comune di Trieste con il contributo della Fondazione CRTrieste e il sostegno di Trieste Trasporti spa, è un progetto di Contemplazioni con la direzione artistica di Giovanni C. Lettini, Sara Pallavicini e Stefano Morelli.
Per il primo avvenimento del Centenario fiumano, non si poteva scegliere luogo più significativo di Trieste. Qui d’Annunzio visse la sua prima pericolosa impresa aerea durante la guerra, e alla città dedicò numerosi proclami fino al vittorioso ingresso delle truppe italiane il 4 novembre 1918.
Trieste è dunque il luogo ideale per accogliere una mostra che narra la Rivoluzione dannunziana attraverso gli oggetti e le parole dei protagonisti in una ricostruzione emozionale delle atmosfere e delle testimonianze di coloro che vi parteciparono.
Il percorso si snoda all'interno di colossale dirigibile in pelle metallica dall'aspetto indefinito, a metà strada tra un aeromobile e un sottomarino. Questo curiosissimo gigante ricorda i mezzi utilizzati nelle imprese eroiche del Poeta. Entrando, l'ambiente diventa preziosissimo per custodire i tesori, le memorie e i frammenti di storia dell’impresa fiumana. La grande eleganza degli spazi interni rispecchia il pieno gusto dannunziano, in netto contrasto con l'aspetto metallico dell'esterno. La scenografia dell'allestimento – firmata dal geniale Cesare Inzerillo – è una fotografia delle due anime del Vate, quella eroica e quella poetica.
Il percorso espositivo si sviluppa attraverso cinque principali tematiche: identità di confine, irredentismo e imprese eroiche, rivoluzione artistica, rivoluzione sociale e infine emancipazione giovanile, soprattutto femminile.
Tra gli oggetti in mostra, provenienti dal Vittoriale degli Italiani per la maggior parte, e da prestigiose collezioni pubbliche e private, sono presenti l'autovettura con la quale d'Annunzio fece il suo ingresso a Fiume, la bacchetta che il famoso direttore d'orchestra Arturo Toscanini donò a Luisa Baccara corredata del programma del concerto di Fiume del novembre del 1920 e la commovente presenza della maestosa bandiera tricolore (6 metri x 4 metri) utilizzata da Gabriele d'Annunzio nell’atto riconciliatore del ricoprire le bare – di rivoluzionari e soldati insieme – caduti nel Natale di sangue.