Distorsioni formali
Una “bi-personale” che vedrà un artista italiano ed uno belga rapportarsi ad un tema comune, seppur con tecniche e approcci concettuali differenti.
Comunicato stampa
Riapre la stagione espositiva 2012/2013 e LA CONTEMPORANEA Studio | Art Gallery stringe una nuova partnership con la ANTONIO NARDONE Gallery di Bruxelles grazie alla quale il calendario artistico della galleria torinese si arricchirà di importanti appuntamenti dal respiro internazionale. Un proficuo mélange di idee, passioni e progetti nato con lo scopo di creare un dialogo di stili e linguaggi a favore dell’Arte e della sua crescita.
A suggellare l’inizio della stimolante collaborazione sarà la prima mostra di settembre dal titolo “DISTORSIONI FORMALI”, non a caso una “bi-personale” che vedrà un artista italiano ed uno belga rapportarsi ad un tema comune, seppur con tecniche e approcci concettuali differenti. Un’ associazione non solo artistica dunque, ma anche simbolica per queste due realtà che iniziano un brillante percorso lavorativo insieme.
DISTORSIONI FORMALI_Fotografia e pittura a confronto
LA CONTEMPORANEA Studio Art | Gallery e la ANTONIO NARDONE Gallery sono lieti di presentare il 20 settembre alle ore 18.30 la mostra dal titolo “DISTORSIONI FORMALI”_Fotografia e scultura a confronto_Bipersonale di Manuel Geerinck e Christian Costa.
Nel corso dell’esposizione i due artisti avranno l’occasione di confrontarsi attraverso una lettura singolare del tema della forma, realizzata non solo tramite due linguaggi differenti, quello della fotografia e quello della scultura, ma anche partendo da due basi di astrazione diverse. Le opere presentate infatti, seppur richiamino come il titolo stesso della mostra suggerisce ad un concetto di mutazione della materia, in realtà sono il frutto di percorsi concettuali distinti.
Christian Costa è uno scultore, dunque lavora su forme che hanno un aspetto “concreto”, un corpo di legno, da cui Costa ricava mappamondi modificati nel loro aspetto originale a testimonianza di quanto il mondo sia stato leso e depredato. I “ mondi ammaccati “ di Costa sono il risultato metaforico di una Natura vilipesa, per cui il globo appare offeso, schiacciato, danneggiato da un comportamento umana poco rispettoso verso la Terra che la accoglie. Ecco che la perfezione sferica viene meno, lasciando spazio all’artista che interviene a definire concretamente l’alterazione materiale. L’introduzione dell’elemento verbale riporta al pensiero dostoeskjiano secondo cui “La bellezza salverà il mondo”. Tale è infatti l’arduo compito delle poesie trascritte sulle superficie: indicare la strada che porti al risanamento del pianeta ed essere di balsamico sollievo alla sofferenza umana.
Manuel Geerinck invece, utilizza il canale fotografico per creare elementi o forme che si muovono all’interno dei propri confini virtuali e li modificano, a piacimento, seguendo logiche che sfuggono a regole di predeterminazione. La sua base di partenza è totalmente immateriale, il suo è un gioco di pura astrazione, un ‘esercizio intellettuale e tecnico in cui il mezzo fotografico si mette a servizio della creatività per permetterle di esprimersi. Geerinck, nel suo stadio più recente di lavoro artistico, sviluppa un percorso concettuale che porta alla creazione di opere in cui gli elementi deformati sono un mix di luce e colore in danza fra loro. L’artista belga, reduce dal merito conferitogli dall’illustre Sony World Photography Awards 2012 (1° premio nella categoria “Conceptual”),determina con le sue opere un ‘avanzamento nel dialogo tra pittura, disegno e fotografia.